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GIARDINO E MUSEO TRA ERBACCE E UMIDITA’. ECCO COME SI PRESENTA IL PARCO DI VIA ALLENDE (fotogallery)

A volte basta poco per far funzionare le strutture e renderle fruibili alla collettività in modo decoroso. Spesso, anzi quasi sempre, quel poco non viene fatto e la gente, bimbi compresi, è costretta a vivere un livello di qualità di vita davvero scarso. Viene da vergognarsi e la vergogna assale chi si reca nel giardino parco-giochi e museo del carnevale in via Allende. Frequentato da bimbi, da genitori, ma anche da adulti e scolaresche che si recano in visita al decantato museo del carnevale.

Si prova vergogna, la si prova da giornalista costretto a vedere ciò che burocrati e amministratori non sembrano vedere. La si prova da nonno costretto a portare i nipotini in un luogo, uno dei pochissimi in città, dove trascorre del tempo spensierato. La si prova da maestre quando si portano le scolaresche in visita al museo. Di certo, la vergogna è un sentimento che assale anche i visitatori “forestieri”.

Ci si vergogna anche al pensare che in un fazzoletto di pochi metri quadrati la burocrazia dà il massimo. Si perché all’interno il museo del carnevale è competenza di un settore e di un dirigente, il giardino di un altro settore e dirigente. Entrando nel giardino la cura è di un settore comunale, entrando nel museo di un latro. Due comparti di burocrazia che complicano ancora di più la vicenda.

GIARDINO-PARCO GIOCHI. Il giardino è maltenuto, i viali sono pieni di erbacce che diventano preda di zecche. Le aiuole sono incolte, motivo per cui passa pure il piacere a farsi due passi sotto gli alberi. I tappetini verdi che delimitano l’area dei giochi fanno pena. Non sono a norma antitrauma, e sono a brandelli. La sostituzione con pezzi di tappeto da calcetto usato è da terzo mondo. Spesso i bambini vi inciampano. I bagni, nella parte est dell’edificio usato da museo del carnevale cono sempre chiusi a chiave. Nessuno ha la chiave. Ai lettori ogni immaginazione del disservizio.

MUSEO DEL CARNEVALE. La parte ovest, che dà sul viale d’accesso all’aera giochi, è caratterizzata dalle immancabili transenne. Sono caduti delle piastrelle, da mesi, e non si provvede al ripristino e alla messa in sicurezza. All’interno del museo vi sono diverse zone invase da umidità a causa di infiltrazioni. Nella saletta della regia piove acqua piovana a causa di infiltrazioni. Il che rende pericolosa la struttura in quanto nella saletta ci sono tutti i pannelli degli impianti elettrici. Nella parte del museo dove vengono proiettati i video del carnevale ci sono tre schermi. Uno, quello centrale va sempre in tilt a causa dell’umidità.

BAGNI CHIUSI E NIENTE ACQUA. Se andate nel parco-museo non vi fate venire il sintomo della pipì. I bagni sono ermeticamente chiusi a chiave. E se avete bisogno di lavarvi le mani, lasciate ogni speranza: l’acqua è chiusa da mano umana.

Le parole per descrivere i luoghi terminano qui. E’ il reportage fotografico ad essere più eloquente. Rimane l’amaro in bocca perché in questa città non si riesce a garantire un minimo di servizi efficienti. Parliamoci chiaro, la colpa non è solo dell’Amministrazione attuale, anche se si avvia al primo compleanno di attività. La colpa è atavica e ha contagiato i saccensi che non hanno più voglia di ribellarsi, di denunciare. Solo chiacchiere al bar. L’assuefazione a vivere una bassissima qualità di vita ha vinto sulla voglia di urlare per avere ciò che i cittadini si attendono pagando tasse salate.

Per concludere, un mistero: nessuno sa chi ha le chiavi dei bagni! Forse necessita di una risoluzione dell’Onu per cambiare la serratura con relative chiavi? Ultima chicca: nella struttura manca l’acqua, non per colpa di Girgenti Acque. La levetta è stata chiusa dall’interno della struttura e nessuno riesce a risolvere tale problema.

Filippo Cardinale

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