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FRANCESCA VALENTI ELETTA PRESIDENTE DELL’ATI

Il sindaco di Sciacca, Francesca Valenti, è stata eletta presidente dell’Ati, l’organo che è il diretto interlocutore del gestore idrico Girgenti Acque. L’assemblea si è riunita oggi pomeriggio. Valenti ha avuto 31 voti su 37. A Cuffaro sono andati 4 voti, 1 scheda bianca, 1 voto, addirittura a Leoluca Orlando, sindaco di Palermo.

Da domai sarà al lavoro, un impegno gravoso che si aggiunge a quello di sindaco del secondo Comune più popoloso della provincia agrigentina. Comune che vive emergenze di notevole spessore.

Ma il compito del nuovo presidente dell’Ati è arduo per via della procedura di risoluzione contrattuale per inadempimento con Girgenti Acque. Situazione che appare complicata visto che l’Agenzia Nazionale Anticorruzione ha aperto una procedura contro la Regione Sicilia per via delle tariffe dell’acqua che Siciliacqua applica. Tariffa che nell’agrigentino è di 0,70 centesimi per metro cubo, mentre a Catania di 0,20.

Ma la procedura riguarda anche l’Ati. L’Autorità Nazionale Anticorruzione chiede all’Ati di Agrigento di relazionare sullo stato di avanzamento della concessione stipulata con Girgenti Acque il 20.12.2007 ed su eventuali iniziative finalizzate alla sua rescissione contrattuale. Chiede inoltre la relazione sugli interventi programmati finalizzati al risanamento, adeguamento, ristrutturazione, potenziamento delle reti idriche e degli impianti; sulla progettazione e realizzazione dei lavori di ristrutturazione della rete idrica della provincia di Agrigento. L’Autorità chiede, inoltre, di relazionare sul contenzioso “instaurato per la gestione del S.I.I. e l’eventuale esistenza di indagini o accertamenti da parte di altri Organismi di controllo.

Il tempo stabilito dall’Autorità Nazionale Anticorruzione è di 180 per la conclusione dell’istruttoria, mentre il termine per il riscontro dell’avviso di istruttoria è di 30 giorni dal ricevimento dello stesso.  L’inosservanza dei termini comporterà la decadenza dell’Assemblea dell’Ati.

Ma c’è anche un fronte che sfocerà, senza dubbio, nelle aule giudiziarie. E’ lo scontro tra l’Ati e Girgenti Acque e la procedura iniziata contestando al gestore idrico ipotesi di inadempienze nella gestione del servizio idrico. Ora si attende la contro mossa della Girgenti Acque. Anche che il campo naturale e ovvio dello scontro è quello giudiziario, lungo e complesso. Ma soprattutto c’è la vicenda che riguarda il piano B, cioè la soluzione alternativa al gestore. Una vicenda alla cui base necessitano tanti milioni di euro che i Comuni non si ritrovano nelle disponibilità.

Filippo Cardinale

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