Sono riprese le operazioni di recupero del corpo dell’operaio bivonese Mario Cardinale rimasto sepolto sotto una frana di detriti e fango all’interno di una cava tra Lucca Sicula e Villafranca Sicula.
ieri pomeriggio le operazioni di recupero erano state sospese a causa del maltempo che rende friabile il sito. Stop deciso in un vertice svolto alla Prefettura enel corso del quale è stato deciso di mettere in sicurezza la porzione di montagna dove si era verificata la frana.
Stamattina i soccorritori però hanno deciso di riprovarci. Per le operazioni di recupero del corpo particolarmente difficoltose, si stanno utilizzando delle pale meccaniche telecomandante a distanza dal personale esperto della miniera Italkali di Realmonte.
E’ stato già individuato e scoperto il tetto dell’escavatore e il casco di protezione di Mario Cardinale, gran lavoratore e stimato da tutti. La frana che travolto e schiacciato il Bivonese, si è verificata mercoledì scorso, mentre l’operaio stava lavorando a bordo di una pala meccanica, quando improvvisamente una parete della montagna è crollata, travolgendolo.
Sull’incidente è stata aperta un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore di Sciacca, Alessandro Moffa.
