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Famiglie soggetti disabili: “Siamo stanchi di mendicare”

Si allunga il periodo di attesa per le famiglie di soggetti diversamente abili, costrette a recarsi presso i centri di riabilitazione fuori Sciacca per le terapie riabilitative, ma si accorcia la pazienza riguardo al pagamento del rimborso chilometrico che restituirebbe un po’ di ossigeno in un periodo aggravato di molto dall’emergenza Covid-19.

“Siamo stanchi di “mendicare” ciò che ci è dovuto – dicono al nostro giornale – di attendere che la burocrazia faccia il suo corso quando noi in realtà non possiamo concederci il lusso di aspettare e fermarci! Dopo 2 anni e tre mesi di ritardo consentiteci di pronunciare la parola “vergogna” verso un sistema che non funziona ed ora diremo basta con dei fatti concreti che, siamo sicuri, ci renderanno più uniti ed efficaci e meno invisibili. Stiamo infatti costituendo un gruppo per poter avviare in maniera finalmente coesa, azioni incisive sicuramente più efficaci per il recupero delle somme pregresse (peraltro erogate al comune dalla Regione) e per ristabilire una ciclicità nei rimborsi in modo tale da rendere meno faticoso un percorso già di per sé difficile, dove le spese, sempre più insostenibili, non solo solo quelle della benzina, ma anche dell’usura dei mezzi, del tempo che passiamo sulle auto con qualsiasi clima e dove, consentiteci, non c’è più spazio per la pazienza e la mediazione”.

Il nascente sodalizio inoltre fa sapere che si rivolgerà a breve ad un legale che li possa tutelare d’ora in avanti per mettere soprattutto ordine e chiarezza ad una vicenda che ormai ha raggiunto il culmine della sopportazione.

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