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FABIO TERMINE “MIZZIKHAMON. LA SATIRA DEL NOSTRO FRANCESCO RECCA

Il nostra artista, maestro ceramista, Francesco Recca, “colpisce” ancora. La sua satira, sottile coglie il leader di Mizzica come in un sarcofago, come un faraone. In una visita ad un museo, un bimbo chiede a papi: “Ma da quanto tempo si trova in questo stato?”  Il papà risponde: “dal 25 giugno…del 2017”.

La data è quella dell’insediamento del nuovo Consiglio comunale di Sciacca che ha visto l’elezione di un solo consigliere della giovane lista civica, Fabio Termine, che era anche candidato a sindaco della città. Termine è stato anche il più votato dei candidati con oltre 800 voti.

Ma la vita del consigliere comunale non è agevole, anzi, per le prerogative ridotte ai minimi termini, pone l’eletto del popolo quasi all’angolo del ring politico, almeno quello dell’aula. Mizzica si è distinta per l’elaborazione di proposte, molto dettagliate come, ad esempio, quella sul randagismo. Ma quasi tutto il loro lavoro è stato ignorato.

Mentre qualche parte politica abbonda di comunicati, spesso inutili e demagogici con cui si continua una buffa quanto inutile contrapposizione, e qualche consigliere si impegna in “trattati”, lunghe pagine e pagine, Fabio Termine appare sobrio. Quasi ingessato come una mummia, magistralmente disegnato dal nostro Francesco Recca.

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