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ESTERNALIZZAZIONE DEL CARNEVALE: QUELLA PROPOSTA FOLLEMENTE BOCCIATA 17 ANNI FA

Sono trascorsi 17 anni da quando la proposta di esternalizzare la complessa e costosa macchina gestionale e organizzativa del carnevale si infranse contro l’ottusità della politica locale e la bocciatura in Commissione consiliare. La proposta ebbe come padre l’allora assessore Salvatore Mandracchia, la cui lungimiranza oggi avrebbe consegnato alla città un carnevale senza più il cordone ombelicale con il Comune e con le fibrillazioni della politica. Un carnevale che negli anni avrebbe raggiunto economicamente l’indipendenza dalle casse comunali e avrebbe permesso una programmazione disponendo di tempi lunghi e certi.

Ma rivangare il passato serve a poco se non constatare la solita miopia della politica. Adesso bisogna guardare all’immediato e al futuro. Un piccolo passo avanti è stato compiuto con l’affidamento della gestione e organizzazione del carnevale per un biennio.

Si è parlato di questo nella trasmissione radiofonica Focus, di stamattina, a cura di Radio Torre Macauda e condotta dal giornalista Giuseppe Recca. Ospiti due esperti, senza tema di smentita, della manifestazione più complessa che abbia la città. Una macchina organizzativa infernale. Ospiti di Recca sono stati Giuseppe Corona, imprenditore e titolare della Futuris Srl, società che ha già organizzato la festa carnascialesca, ha partorito, valorizzato e lanciato definitivamente Azzurro Food, l’appuntamento estivo di gastronomia e con l’esibizione di grossi nomi della musica. L’altro ospite è stato Salvatore Mandracchia che ha vissuto il carnevale sotto tutti gli aspetti: da presentatore televisivo a conduttore sul palco, da giornalista e da assessore al Turismo e Spettacolo  con l’Amministrazione illuminata del sindaco Ignazio Cucchiara.

Mandracchia fu sul punto di far istituire il ticket, ma anche promotore e sostenitore della necessità di separare la gestione e organizzazione della complessa macchina del carnevale dalle maglie burocratiche e politiche del Comune. “La mia proposta si infranse nella bocciatura in Commissione consiliare. Non fu compreso che i tempi stavano cambiando, che il Patto di Stabilità imposta dal governo nazionale imponeva una razionalizzazione delle spese comunali. Oggi, avremmo avuto, sotto l’aspetto organizzativo, un carnevale diverso, collaudato per le sfide attuali, ma soprattutto avrebbe avuto migliori opportunità nel campo della programmazione e della promozione poiché la gestione esterna sarebbe stata in condizioni di elaborare una visione lungimirante senza l’assillo di far partire la macchina organizzativa negli ultimi 30 giorni”.

Giuseppe Corona, rappresentante legale della Futuris, da sempre dentro il carnevale per diversi aspetti, porta un bagaglio di esperienze importanti. “Abbiamo avuto un atto di coraggio sostenuto dal forte amore che il nostro staff nutre per la città nella consapevolezza che il carnevale ha un’incidenza straordinaria sotto diversi aspetti, senza dimenticare il flusso economico che, inevitabilmente, sui riverbera sulla nostra Sciacca. Abbiamo avuto coraggio ad assumere quegli adempimenti contenuti nel bando che impegnano seriamente, e con rischio, chi organizza la manifestazione. Al di là della cifra a carico del Comune, la gran parte della quale è destinata ai premi per i carri, a carico nostro ci sono numerosi e rischiosi adempimenti. Basta pensare alla stesura del complesso Piano di Sicurezza che deve seguire rigidissime norme nazionali e che riguardano i grandi eventi. E il carnevale rientra nella fascia dei grandi eventi”.

Corona non si è sbilanciato entrando nei dettagli. Un motivo c’è: la notifica ufficiale dell’affidamento è avvenuta poche ore fa e i motori della Futuris Srl devono essere accessi immediatamente e portati al massimo dei giri. Una macchina che, considerati i tempi ristretti, non può permettersi pit stop. “Non avremmo partecipato al bando se fosse stato limitato ad un solo anno. Un biennio ci consente di guardare avanti e di lavorare per apportare significative novità pur nel rispetto delle tradizioni e delle peculiarità della festa”.

Per quanto riguarda l’istituzione del ticket, ormai una realtà (nel bando è d’obbligo con la prossima edizione), Giuseppe Corona non nasconde qualche timore. “Non abbiamo uno storico con cui confrontarci ed è una novità assoluta anche dal punto di vista logistico. Negli ultimi anni, dal 2011 in poi, abbiamo notato un calo delle presenze”.

Un dato, però, ha sottolineato Giuseppe Recca, è vero: “La Futuris è riuscita ad attirare le simpatie delle parti politiche grazie alla professionalità dimostrata”. Ed è vero, perché Sciacca è una città che sembra avere le caratteristiche di paesi mediorientali nei quali basta un nulla per far esplodere conflitti.

Salvatore Mandracchia ne ha raccontato uno grazioso, ma significativo di una realtà conflittuale che esiste nella nostra Sciacca. “Dietro le quinte, il carnevale ha offerto sempre una rivalità fra i gruppi di lavoro. Organizzai un incontro ma constatai che nessuno si sedeva attorno al tavolo. Tutti aspettavano la mossa dell’altro. Alla fine capii che c’erano contrasti e nessuno voleva sedersi accanto con chi aveva avuto battibecchi”.

Mandracchia, infine, raccomanda l’attenzione versi i cantieri dei mini carri. “Se non si coltivano i gruppi di lavoro dei mini carri, si rischia di uccidere il bambino nella culla. Sono loro le generazioni future per la costruzione dei carri grandi”.

Filippo Cardinale

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