SCIACCA- Ricorso dell’Asp di Agrigento in Cassazione dopo che nei due precedenti gradi di giudizio il tribunale di Sciacca ha emesso sentenza di condanna e risarcimento danni per un’errata ingessatura e mancato intervento chirurgico per la riduzione di una frattura.
La vicenda risale al 28 settembre del 2009 quando un paziente è arrivato al Giovanni Paolo II per una frattura articolare scomposta al polso. Un anno dopo ha richiesto un risarcimento danni di 32.651 euro. Il giudizio di primo grado, definito nel luglio del 2015, ha parzialmente accolto la domanda risarcitoria e il tribunale di Sciacca ha condannato l’Asp di Agrigento al pagamento di 10.023 euro.
L’Asp ha fatto ricorso contro la sentenza, ricorso che è stato però rigettato dalla prima sezione civile della Corte d’appello e adesso ha deciso di ricorrere in Cassazione ritenendo “il ragionamento logico-giuridico della sentenza, oltre che errato in alcuni punti, opinabile in punto di diritto”.
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