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EMERGENZA RIFIUTI, BRUNETTO: “BISOGNA AZZERARE I VERTICI DELLA SOGEIR”

L’assessore Carmelo Brunetto vuole l’azzeramento dei vertici della Sogeir. “Chiederò fortemente al sindaco Farncesca Valenti, e agli altri sindaci, di azzerare i vertici delle due società, una in liquidazione”. L’assessore Brunetto è provato da una emergenza che sta durando parecchio, la prima a superare una settimana. Siamo all’undicesimo giorno.

Brunetto, in buona sostanza, imputa la colpa “ai vertici delle sue società, perché sulla vicenda della saturazione della discarica e dell’impianto di compostaggio, hanno non solo sbagliato le previsioni ma ci hanno comunicato tempi errati e soltanto pochi giorni prima della chiusura”.

Ma chi prende di mira Brunetto? “Bisogna azzerare le responsabilità apicali della Sogeir Impianti, con il presidente del Consiglio di Gestione, l’ingegnere Giuseppe Liotta e il direttore tecnico, ingegnere Giovanni Indelicato”. Ma non risparmia colui che è stato (e continua ad esserlo) il dominus del campo dei rifiuti in questi anni: Vincenzo Marinello, liquidatore da anni della Sogeir, società in fallimento. Insomma., come ha fatto la Valenti con la Giunta iniziale, Brunetto chiede l’azzeramento dei vertici Sogeir per ricominciare con un nuovo slancio.

La proposta di Carmelo Brunetto farà storcere il naso a tanti sindaci, ma è significativa e opportuna. “L’emergenza rifiuti vissuta da Sciacca non nasce per caso. Ha responsabilità ben precise. Non è accettabile che si sia scherzato in tal modo, comunicandoci la saturazione in tempi brevissimi. Tra l’altro con l’aggravante del conferimento di ingenti quantità di sovvallo proveniente da Comuni fuori dell’ATO Ag 1 e, addirittura, dalla Calabria”.

L’azzeramento proposto da Brunetto serve a dare nuova linfa alla gestione, specie della Sogeir Impianti. Strutture che a Sciacca servono e che non devono essere disperse. Devono,semmai, essere gestite con uno spirito non solo apolitico, ma soprattutto manageriale. Sciacca non può permettersi il lusso di perdere la discarica e l’impianto di compostaggio. Discorso che vale per gli altri Comuni soci della Sogeir Impianti.

La storia della società Sogeir è farcita di politica, come la storia delle società di scopo, due delle quali fermate dal’allora sindaco Mario Turturici che intravide in esse una sorta di scatole cinesi. La Sogeir è stata sin dalla sua nascita una costola di una parte politica. Una società che ha fallito l’obiettivo principale, quello di innalzare la raccolta differenziata a Sciacca, la città più popolosa dei 17 Comuni che componevano l’ATO AG 1. La percentuale di differenziata di Sciacca è stata sempre bassa. La cifra più alta è stata del 30%, ma solo in periodi limitati. E’ con l’attivazione del Piano Aro che la cifra si è innalzata fino a diventare a sfiorare il 70%. Un Piano Aro,osteggiato dalla Sogeir con una relazione negativa, ma che ha consentito di praticare il porta a porta con la conseguenza che sono stati rimossi tutti i cassonetti dalla città. Cassonetti puzzolenti e sempre pieni di rifiuti.

Filippo Cardinale

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