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ELINA SALOMONE RICHIAMATA A DIRIGERE LO SPORTELLO ANTIVIOLENZA

Apprendiamo direttamente dalla dottoressa Elina Salomone che lo scorso venerdì il dirigente del Settore Affari Sociali del Comune di Sciacca le ha riassegnato la responsabilità dello Sportello Antiviolenza. “Venerdì scorso- dice Salomone- il dirigente mi ha riassegnato la funzione che ricoprivo nell’attività dello sportello antiviolenza che,purtroppo, in questi ultimi giorni non ha potuto operare, dopo lamia estromissione”.

Stupisce il fatto che pochi minuti fa l’assessore Annalisa Alongi  abbia diramato un comunicato stampa, notizia pubblicata a parte nel nostro giornale, con cui annunciava un incontro con il capo della Procura della Repubblica proprio sull’argomento dello sportello antiviolenza. Alongi affermava “il potenziamento” ma non ha fatto cenno alla riassegnazione alla dottoressa Salomone. Segno di una evidente frizione degna di studio freudiano. Dovrebbe essere un compiacimento per l’intera macchina politica-amministrativa del Comune, considerato che lo sportello antiviolenza è il fiore all’occhiello della città in favore dei deboli che subiscono violenze. Un muro omertoso si è spezzato grazie allo sportello antiviolenza, un’attività voluta dall’ex procuratore della Repubblica, Vincenzo Pantaleo, e sulla quale l’attuale vertice della Procura punta moltissimo. Grazie allo sportello antiviolenza sono emersi diverse centinaia di brutti episodi. Violenze a deboli e minori che non sono più rimaste nelle mura domestiche e nel segreto di una coscienza tormentata dall’atroce reato. Tanti casi che hanno trovato sbocco nella giustizia.

Filippo Cardinale

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