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DROGA, OPERAZIONE “FAST FOOD”, CONDANNA ANCHE PER TABBONE E GOVERNALE

Il Giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Sciacca, Alberto Davico, ha condannato- col rito abbreviato – Daniel Tabbone, di 24 anni, di Menfi, a tre  anni di reclusione e 4 mila euro di multa per Daniel Tabbone, e ad un anno 6 mesi e 3 mila euro a Kevin Governale, di 24 anni, di Santa Margherita Belìce.

Il processo è uno stralcio che riguarda l’operazione antidroga denominata “Fast Food”, condotta dai carabinieri. Nel trasporto della droga da Palermo, in alcuni casi, venivano adoperate giovani ragazze che tentavano di celarla all’interno degli indumenti intimi. Sanzone e Tabbone, secondo l’accusa, sarebbero stati i protagonisti della rete mettendo a disposizione auto e cellulari per il trasporto della droga.

Su Tabbone pendeva l’accusa di spaccio di cocaina e di hashish, mentre su Governale solo quello dell’hashish. Il giudice Davico ha riconosciuto il fatto di lieve entità e ha applicato una pena inferiore rispetto a quella richiesta dal pubblico ministero, Christian Del Turco.

La maggior parte degli imputati dell’operazione “Fast food” ha patteggiato. La pena più alta, 5 anni e 24 mila euro di multa, è stata inflitta a  Giuseppe Sanzone, di 40 anni, di Menfi. Solo un imputato ha scelto di essere processato con il rito ordinario.

L’operazione “Fast Food” è così denominata perché i corrieri, residenti tra Menfi e Santa Margherita Belice, nei viaggi per approvvigionarsi di droga avrebbero usato termini come “cene, cibi di strada e fast food”. Lo spaccio di droga, oggetto dell’operazione, ha colpito una rete di spaccio e rifornimento di hashish e cocaina che da Palermo arrivava per lo smercio a Menfi, Santa Margherita di Belice, Montevago e Poggioreale.

 

 

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