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DOSSIER CITTADINANZATTIVA SU TARI: PIU’ CARA AL SUD

E’ al sud che la tassa sui rifiuti è più cara. Lo rileva l’annuale rilevazione dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva, prendendo come riferimento nel 2017 una famiglia di 3 persone e una casa di proprietà di 100 metri quadri.

La Sicilia (che produce 2.357.112 tonnellate di rifiuti all’anno, pari al 7,8% del totale nazionale), con i suoi 396 euro di tariffa media (contro i 382 del 2016), registra un incremento della tassa del 3,7%. E tra i 10 capoluoghi di provincia più cari spiccano Ragusa (con l’incremento più alto in tutta l’Isola, al netto dei capoluoghi che, al momento della redazione del dossier, non avevano ancora deliberato le tariffe 2017), Siracusa e Agrigento, che si attestano rispettivamente al terzo, quarto e decimo posto a livello nazionale. La provincia di Agrigento con 432 euro ha un incremento rispetto all’anno precedente del 7,7%). A Enna, che pure non rientra tra i 10 capoluoghi di provincia più cari, la tariffa è passata da 317 a 335 euro, con un incremento del 6%. Impossibile fare un confronto tra il 2016 e il 2017 per Catania (che l’anno scorso occupava il decimo posto), Caltanissetta, Siracusa e Trapani perché al momento della redazione del rapporto in queste città non erano state ancora deliberate le tariffe 2017.

Crescono i livelli di raccolta differenziata a livello nazionale: ok a Ragusa, l’unica che raggiunge la soglia del 20% (per la precisione il 20,2%, non sufficiente, però, a scongiurare un incremento record della tariffa), seguita da Trapani al 14,2%, Messina al 12,2%, Catania al 10,9%, Palermo al 9,8%, Enna all’8,7%, Caltanissetta all’8,5%, Agrigento al 7,1% e fanalino di coda Siracusa con solo il 2,8%.

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