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Dopo gli anziani ricoverato a Sciacca anche un operatore della Casa di riposo di Sambuca

SCIACCA. Un assistente della Casa di riposo di Sambuca di Sicilia focolaio Covid 19 è stato ricoverato ieri sera all’ospedale “Giovanni Paolo II” dopo un accesso al Pronto Soccorso. Sono adesso otto le persone provenienti dalla struttura sambucese ricoverate a Sciacca. Si tratta di sette anziani del gruppo complessivo di diciotto evacuati sabato notte e domenica mattina, più l’operatore di ieri sera.

Alcuni sono stati portati ad Agrigento e inizialmente tre a Sciacca. Tre del gruppo arrivato al “San Giovanni di Dio” sono stati rimandati al “Giovanni Paolo II”, una decisione che sarebbe scaturita da una forte denuncia del sindaco Firetto. La situazione che si è venuta a creare ha alimentato forti polemiche ed anche il malumore tra i sanitari impegnati in questo reparto Covid recentemente istituito, che lamenterebbero anche della carenza di dispositivi di protezione individuale.

Il commissario Asp Mario Zappia ha buttato acqua sul fuoco sostenendo che si stanno facendo inutili allarmismi. Tutta questa situazione riporta comunque all’attenzione il caso dell’ospedale di Ribera che doveva diventare Centro Covid e che da mesi resta in attesa di lavori per adeguarlo alle nuove esigenze.

In sostanza nel nuovo picco di emergenza, che purtroppo questa volta riguarda anche la Sicilia, si sta ripartendo dalle cose più discusse e contestati, ovvero gli ospedali misti e naturalmente la carenza di specialisti. Oggi ci sono posti Covid a Sciacca, Agrigento e Licata, ma non c’è ancora un solo ospedale Covid che permetterebbe di concentrare personale e mezzi. Con un Centro Covid operativo gli altri presidi potrebbero continuare a fare ricoveri ed emergenze No Covid.

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