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DISCARICA ABUSIVA DA 30 MILA MQ A MENFI, QUATTRO PERSONE DENUNCIATE (video)

Al termine di un’indagine finalizzata alla tutela dell’economia legale e dell’ambiente nella propria circoscrizione di servizio, i militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Sciacca shanno individuato a Menfi, in contrada Genovese, un’area di oltre 30 mila metri quadrati di un impianto industriale in disuso che negli anni è stata trasformata in discarica abusiva.

I finanzieri vi hanno trovato calce idrata e intonaci per uso edile, nonche’ un esteso sversamento di catrame. Gli ulteriori accertamenti hanno permesso di appurare come l’area fosse stata a suo tempo gestita da una società trapanese ed operante, sin dai primi anni 70, nel settore della produzione di calce, fallita nel dicembre del 2015.

A seguito della crisi di liquidità anteriore alla dichiarazione di fallimento, l’impossibilità di sostenere i costi di smaltimento del materiale risultante dallo scarto di produzione, composto da sostanze altamente inquinanti, aveva evidentemente determinato il deposito di tali residui nel terreno antistante l’impianto da parte degli amministratori della Focat s.r.l. di Valderice.

L’accumulo dei materiali in questione ha poi comportato la formazione di enormi depositi a diretto contatto con il suolo e l’aria, oltretutto privi di protezione dagli agenti atmosferici. I successivi accertamenti consentivano di dimostrare come, in un momento di crisi aziendale che sarebbe poi diventato irreversibile, gli amministratori della società avessero continuato ad operare sul mercato garantendosi una sostanziale riduzione dei costi aziendali che erano tenuti invece a sobbarcarsi per lo smaltimento dei rifiuti, in tal modo infrangendo deliberatamente le stringenti norme che tutelano l’ambiente dall’abbandono incontrollato degli scarti tossici e pericolosi.

Grazie alla collaborazione fornita dai laboratori di analisi dell’Asp di agrigento, i finanzieri guidati dal capitano Carluccio hanno potuto inoltre riscontrare come tali rifiuti, composti per lo più da idrocarburi saturi ad alto peso molecolare, avessero un elevato impatto ambientale e percio’ costituissero un potenziale pericolo per la sottostante falda acquifera e, dunque, per la salute umana.

Gli esiti delle attività d’indagine svolte dalle fiamme gialle saccensi, coordinate dal sostituto procuratore della Procura della Repubblica, Carlo Boranga, sono quindi confluite nella richiesta di sequestro preventivo dell’intera area,accolto dal Gip Alberto Davico.

Oltre all’esecuzione del decreto di sequestro oggi eseguito, le attività d’indagine hanno determinato la denuncia a piede libero dei quattro legali rappresentanti della Focat s.r.l. per la fattispecie contravvenzionale di realizzazione di discarica abusiva, punito dal testo unico ambientale con la pena dell’arresto da sei mesi a due anni.

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