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D&G, RIZZUTO: “SCIACCA DEVE RIPRENDERSI L’ORGOGLIO, L’IDENTITA’, IL RISPETTO VERSO SE STESSA”

Pubblichiamo una interessante riflessione di Viviana Rizzuto sul dopo evento D&G, scritta sul suo profilo Facebook.  Viviana è una mente foriera di idee innovative. L’ultima, l’ecomuseo dei 5 sensi di Sciacca, realtà bene impostata e che basa la sua linfa su quanto i due stilisti, come se avessero scoperto l’acqua calda, hanno messo in pratica: la valorizzazione del territorio, del centro storico, attraverso le sue risorse naturali e monumentali, rimuovendo la spessa ruggine del traffico caotico, dei parcheggi selvaggi, dello smog. 

Pubblichiamo la riflessione di Viviana Rizzuto perché riteniamo sia motivo di un dibattito svolto con toni costruttivi e denso di sollecitazioni positive.

Sono una tra i pochissimi che ha vissuto con orgoglio e felicità, ma a tratti anche inquietudine e amarezza, questi giorni di delirio saccense firmato D&G. Il nostro ruolo era quello di fare da “padroni di casa”, orgogliosi e fieri di questa scelta…ma soprattutto consapevoli di quanto “valiamo” nel mondo. E per questo valore non dobbiamo di certo dire grazie a D&G. 

È vero, D&G avrebbero potuto scegliere un’altra meta…e perché non l’hanno scelta? Per fare beneficenza a Sciacca? Generosi!
E perché proprio Sciacca? Che fortuna! No, non è fortuna. E neanche pura generosità.

Eppure, i continui, ripetuti, insistenti ringraziamenti da parte di noi saccensi nei confronti di D&G…sono segno di “qualcosa che non va”, di una mancanza di orgoglio e di consapevolezza da parte di un popolo cosi ricco di bellezza che deve imparare a ringraziare prima di tutto se stesso, la propria storia e la natura che è stata cosi generosa nei suoi confronti.

Se D&G ci ha scelti, sono loro che devono dire grazie a noi, non solo noi a loro. Come in ogni rapporto “sano” che si rispetti. È uno scambio, dal quale entrambi le parti ne escono arricchite. Dolce & Gabbana hanno scelto il centro storico di Sciacca per dare lustro alla loro collezione. Stop. Sono imprenditori, non Dèi.

E invece no. 
Sciacca, ancora una volta, si deve sentire infinitamente grata a chi viene da fuori, trascorre un giorno qui e riparte. E per loro si veste a festa, si lava, sistema ogni singolo arredo di “casa propria”, indossa e dà lustro ai propri gioielli più preziosi. Proprio come faremo noi se ricevessimo a casa nostra un ospite importante.

Non sono considerati altrettanto importanti, evidentemente, i “semplici” turisti che ogni anno decidono di sceglierci, che fanno comunque girare l’economia di una città che non ha ancora capito che di turismo potrebbe vivere. Turisti che, per meglio dire, ogni anno hanno ancora il coraggio di sceglierci.

Ma no, per loro no. Per loro Sciacca non si veste a festa. Al contrario, fa trovare strade sporche e piene di buche, macchine posteggiate nelle piazze più belle, cumuli di spazzatura proprio davanti agli hotel, infopoint chiusi, trasporti in città e verso le spiagge inefficienti, servizi inesistenti.

Sono una voce fuori dal coro, probabilmente, ma credo fortemente che Sciacca debba assolutamente e al più presto riprendersi la sua identità, il suo orgoglio, il rispetto verso se stessa e gli inestimabili tesori della sua terra.

Orgoglio mannaggia! Possibile ringraziare gente di fuori per averci costretti a pulire e tenere ordinata casa nostra??

Personalmente, il mio grazie per D&G sta nell’aver portato a Sciacca quei meravigliosi modelli statuari  … che ahime non si ha la fortuna di vedere spesso in giro per la città!

Per il resto, piu che i tappeti rossi, i falchi sui piedistalli, le appariscenti luminarie in piazza e le giganti ricostruzioni di statue greche in polistirolo …sono rimasta incantata dalla semplice e straordinaria bellezza del nostro centro storico. E per questo, non devo di certo dire grazie a D&G.

Così come non è, e non deve essere, D&G a insegnarci come si ricevono gli ospiti. Ci sono 3 semplici regole per vivere di turismo e Sciacca potrebbe vincere questa sfida già da domani:

1. narrazione e condivisione di un’identità unica al mondo;
2. presa di consapevolezza;
3 accoglienza.

Il giorno in cui Sciacca si vestirà a festa per il semplice turista che verrà a visitarla, quello sarà il giorno in cui io personalmente mi sentirò infinitamente grata. 

Viviana Rizzuto

 

 

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