SCIACCA. Un altro Di Paola, l’ex consigliere comunale Simone, che oggi ricopre la carica di segretario provinciale del Partito Democratico, commenta la decisione del Cga di rigettare l’ulteriore ricorso contro il decreto di scioglimento del consiglio comunale di Sciacca, un anno fa, da parte della Regione Siciliana per la mancata approvazione del conto consuntivo. E dà ragione ai giudici definendo “lacrime di coccodrillo” alcune dichiarazioni di oggi.
“No…… Oggi non posso essere felice per il triste epilogo di una consiliatura nata male e finita peggio…. Non posso essere felice del fatto che il voto dei cittadini di Sciacca sia stato annullato da una vicenda che lascia solo tanta amarezza dietro di sé…non posso essere felice del fatto che la mia esperienza di Consigliere comunale si sia conclusa così tristemente…..
Si, è vero che a monte dello scioglimento del Consiglio comunale si registra tutta la inadeguatezza di un legislatore regionale, incapace di salvaguardare le prerogative dell’Istituzione consiglio comunale…..
Ma è anche vero che, entrando in aula “Falcone Borsellino” quella infausta sera, tutti noi sapevamo quale sarebbe stata la conseguenza finale di un voto, la cui unica conseguenza è stata privare la città della sua “voce”….per questo non posso essere felice….e però credo che chi ha determinato, con il proprio voto, questa situazione oggi debba renderne conto alla città. Le lacrime di coccodrillo mi paiono francamente inopportune!!”