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CUSUMANO IN AZIONE: “CONDIVIDERO’ LA SCELTA DI RENZI CON I MIEI AMICI”

La scelta di Matteo Renzi di lasciare il PD e creare una realtà politica di centro ha incoraggiato Nuccio Cusumano. Una scelta di Renzi alla quale Cusumano guarda con attenzione e prospettiva. “Per il tempo in cui si realizza quella di Renzi è una scelta coraggiosa, con tante insidie e tante buone prospettive”.

Cusumano, a capo di un’associazione politica denominata Democrazia è Territorio,  è già al lavoro e sta riunendo il suo gruppo, i suoi amici di Sciacca e della provincia agrigentina. “Ho le idee chiare che vorrò condividere con i miei amici, dirigenti, consiglieri comunali, assessori impegnati nella mia provincia e in Sicilia. Non è la scelta di una sola persona ma di una comunità politica che ho l’onore di guidare. Democrazia è Territorio, la nostra associazione politico culturale, ci orienterà con un confronto franco verso la giusta direzione con serenità e con coerenza”.

Cusumano a Sciacca è tra i protagonisti della candidatura e vittoria dell’attuale sindaco Francesca Valenti. Negli ultimi mesi il rapporto col PD è teso e con il deputato regionale del PD, Michele Catanzaro, i contatti si sono affievoliti parecchio. Ma non solo con Catanzaro. Cusumano ha già lanciato chiari segnali al sindaco Francesca Valenti (che mesi fa ha aderito al PD e poi eletta nell’Assemblea nazionale del medesimo partito). Nei confronti del primo cittadino, Cusumano ha manifestato malessere, ma soprattutto una pubblica critica sul metodo di coordinare una coalizione. Metodo che Cusumano non condivide e rispetto al quale denuncia una mancanza di coralità nelle scelte. Insomma, Cusumano critica il “duetto” sorto tra Valenti e Catanzaro.

Abbiamo già pubblicato in un nostro editoriale ciò che può accadere, a breve, a Sciacca. Cusumano intende alimentare e inserirsi sulla scia della scelta politica di Matteo Renzi. Con due assessori in giunta e tre consiglieri comunali, Cusumano diventa l’ago della bilancia dell’attuale maggioranza (ormai ridottasi numericamente) e non è escluso un disimpegno dall’amministrazione attiva per collocarsi in una posizione di un appoggio esterno. Un preludio che può evolversi in orizzonti che fino a ieri sembravano troppo lontani o, addirittura, impossibili.

Filippo Cardinale

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