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CURRERI (M5S): “RIMODULAZIONE COMPITI A DIRIGENTI GENERA CONFUSIONE”

Secondo il consigliere comunale Alessandro Curreri, la rimodulazione delle deleghe dei dirigenti comunali ha generato confusa indecisione in diversi settori. Per il rappresentante del Movimento Cinque Stelle, che ha scritto una lunga lettera al sindaco, l’impressione che si ha dopo la chiusura degli edifici di interesse artistico-culturale e soprattutto degli impianti sportivi (prima stadio Gurrera ora palatenda Roccazzella), è che insieme all’assenza di programmazione che si protrae da decenni, si stia optando per la “somministrazione di cure palliative ad una città che così inevitabilmente è destinata a soccombere”.

La nostra – dice – è una città ricca di associazioni che promuovono diversi sport e merita finalmente di diventare meta di turismo sportivo oltre che paesaggistico”.

Poi si rivolge al primo cittadino chiedendogli se ha informato l’Organismo di Valutazione sulle eventuali responsabilità della chiusura del Pallone Tenda della Perriera, se abbia già attivato gli uffici in relazione al Bando “Missione Comune”, uscito a Febbraio, per la realizzazione e il miglioramento degli impianti sportivi, in scadenza a Dicembre 2019.

Inoltre, nel porre l’attenzione sulla Riserva di San Calogero, meta ideale per praticare Trekking e Mountain Bike, suggerisce di attivarsi con il Credito Sportivo che finanzia anche le piste ciclabili con il bando “Comuni in Pista 2019”, per rispondere al boom del cicloturismo in Italia.

Quello degli impianti sportivi comunali è un capitolo imbarazzante per la nostra comunità – aggiunge – oggi non garantiscono gli adeguati standard di sicurezza richiesti dalle normative vigenti. Mettere a norma gli impianti ha un suo costo ma anche un processo amministrativo in cui attualmente due (e forse tre) funzionari si rimpallano le responsabilità. Le deleghe dei funzionari – continua Curreri – rispecchiano una ambiguità di fondo che risiede da anni nella individuazione del “vero Assessore allo Sport”: questa figura non può che essere l’assessore al patrimonio, colui che ha la delega agli impianti. La politica degli ultimi anni non lo comprende, o probabilmente finge di farlo – conclude – ed a farne le spese sono soprattutto le società sportive che operano negli impianti comunali. Sono passati 4 anni dal famoso intervento dell’ASP provinciale, a seguito di un esposto anonimo ai danni di una società sportiva saccense (Discobolo ndr) e che creò non poche difficoltà a tanti sodalizi di Sciacca, alcuni dei quali costretti a chiudere la propria struttura. Da sportivo ho vissuto quei momenti, che si sono protratti per oltre un anno, con grande apprensione, con proroghe di mesi e mesi. Ed oggi non posso fare altro che esprimere la mia solidarietà alle associazioni sportive che subiscono le cure palliative, soluzioni che si tramandano da una amministrazione all’altra”.

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