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CRISI POLITICA, CARTA BIANCA AL SINDACO. CAMBIARE PER RILANCIARE

Dalle ore 17 alle 21:30. Quattro ore e mezza di riunione per dirsi ciò che tutta la città sa: così non possiamo andare avanti. C’è lo sforzo di far passare quella di oggi come una riunione abbastanza tranquilla. Insomma, c’è qualche problema ma la maggioranza è compatta. Il sindaco Francesca Valenti ha ammesso che “per stare sempre dentro il Palazzo si è allontanata dal cittadino”. Ammettendo anche “di aver alcune colpe”. Insomma, avendo anche la delega allo sport ha utilizzato un paragone calcistico trasmettendo che “anche l’allenatore ha commesso la sua dose di errori”. “Ho sbagliato ad allenare la squadra”. Un mea culpa del sindaco che scarica, però, le responsabilità agli assessori, additati di essersi mossi a compartimenti stagni.

A fine riunione, nessuno dei consiglieri comunali della maggioranza sa cosa ha esattamente in testa il sindaco, al di là della “terapia d’urto” che vuole somministrare e l’avvertimento che “non vuole fare la fine di Vito Bono”.

Sia Cusumano che Catanzaro hanno dato carta bianca al sindaco. Non è improbabile che il sindaco decida di azzerare tutti gli assessori. Forse sulla scialuppa di salvataggio rimarrà Filippo Bellanca. Nessuno dimentica che la delega a vice sindaco fu assegnata dal sindaco dopo un mese dall’insediamento. “Un fatto di fiducia”, disse quando comunicò l’assegnazione della delega di vice sindaco. Sarà difficile per la Valenti non riconfermare Filippo Bellanca. Trasmetterebbe l’immagine di aver sbagliato a riporre la fiducia.

Nel corso della riunione, la maggioranza ha discusso di questo anno trascorso, in verità senza risultati. Anzi, con la lievitazione di un malcontento tra la gente che si coglie a pieni mani. Una riunione che ha consacrato la poca incisività di una Amministrazione che ha catturato il voto elettorale (solo il 25% degli elettori, al secondo turno) promettendo mari e monti. Per adesso c’è solo il pantano che ricorda tanto il governo che durò due anni e mezzo e terminò con le dimissioni del sindaco Vito Bono.

Tra la maggioranza, comunque, che ci sostiene che l’attuale Giunta debba restare in campo altri sei mesi. “Diamo altri sei mesi di tempo”, ha detto qualcuno. Altri, invece, spingono per mettere in pratica una soluzione immediata, senza allungare l’agonia.

Il sindaco, adesso, deciderà il da farsi. Da sola, nella stanza il cui unico cambiamento si è concretizzato con la collocazione della scrivania in una posizione diversa da come era in precedenza.

Nelle prossime ore, la maggioranza vedrà cosa esce fuori dal cilindro magico del sindaco. Sinceramente, la riunione non ha sortito nulla di diverso da quanto abbiamo scritto di recente, oggi compreso. Anzi, sembra che le parole dette nel corso della riunioni siano state prese dai nostri scritti.

Sembra di ascoltare i Righeira: l’estate sta finendo, un anno se ne va.

Filippo Cardinale

 

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