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MARINERIE, C’E’ UNO SPIRAGLIO E DA LUNEDI’ SI TORNA IN MARE IN ATTESA DELLE RISPOSTE DEL GOVERNO

Da lunedì i pescatori di Sciacca mollano gli ormeggi dei pescherecci e tornano in mare. La decisione è stata assunto in mattinata nel corso di un’assemblea. Ovviamente, non cala l’attenzione e la preoccupazione per un Regolamento comunitario che mette in crisi le marinerie di Sciacca, Porto Empedocle e Licata. I riflettori delle cooperative di pesca sono puntati sulle scelte che il Governo concretizzerà dopo gli impegni assunti nei vari incontri, sia a livello regionale che nazionale. L’ultimo incontro si è svolto a Roma con il sottosegretario con delega alla pesca Franco Manzato. Un incontro dal quale sono scaturiti impegni che hanno convinto i pescatori a sospendere la protesta.

In campo europeo, nella neonata Commissione Pesca sono membri gli agrigentini Annalisa Tardino e Pietro Bartolo. Da questi si attende un autorevole intervento. La delegazione a Roma delle cooperative ha visto in prima fila il rappresentante della cooperativa Madonna del Soccorso Calogero Filippo .

Ricordiamo che il contesto Regolamento comunitario ha bandito dalla pesca zone che interessano in modo particolare la marineria di Sciacca, oltre che di Porto Empedocle e Licata. Non sfugge che il Regolamento contestato è stato approvato, probabilmente per distrazione, da parecchi europarlamentari siciliani e sardi. L’eurodeputata Annalisa Tardino ha promesso la presentazione di una precisa richiesta di moratoria.

Nel mondo della marineria vi è un moderato ottimismo derivante dai dati che hanno partorito la restrizione delle zone di pesca. Dati che non terrebbero conto dei recenti miglioramenti dello stato della fauna nel nostro mare.

Filippo Cardinale

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