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Covid. In provincia 5 in terapia intensiva, 4 sono intubati. Curva contagi ancora stabile, da domani 3.500 dosi da inoculare

PROVINCIA DI AGRIGENTO. Di Filippo Cardinale

Appuntamento settimanale con il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, per fare il punto della situazione. Prima di rappresentare il quadro epidemiologico della settimana, ci piace iniziare con l’unica arma che abbiamo a disposizione per combattere il Covid: la vaccinazione. Completato il primo ciclo delle somministrazioni al personale medico e infermieristico, l’Asp di Agrigento sta concludendo anche le inoculazioni alle forze dell’ordine e alle forze armate.

Da domani, sabato 20, Zappia comunica il via alle persone dagli ottanta anni in su. Ma c’è una novità: “Abbiamo di nostra iniziativa- dice Zappia- corretto una discrasia nel sistema centrale delle prenotazioni che assegnava il luogo di vaccinazione anche molto distante da quello di residenza. Le persone saranno vaccinate nei presidi di competenza. Presidi che sono cinque”. Sono i 5 ospedali della provincia di Agrigento. Ciò evita disfunzioni nelle prenotazioni e casi paradossali come quello di un ottantenne (che ci ha scritto in redazione) che si è prenotato ma con luogo di inoculazione all’ospedale di Licata. Tale discrasia è stata corretta grazie all’iniziativa autonoma dell’Asp di Agrigento.

Ci sono 3.500 dosi di vaccino Astrazeneca e altri 3.500 saranno consegnati la settimana prossima. Da considerare che nella nostra provincia saranno vaccinati 350.000 persone. Un piano di vaccinazione è stato condiviso con il Prefetto di Agrigento, il quale “ringrazia tutti gli operatori sanitari e infermieristici per lo sforzo profuso”, sottolinea Zappia.

IL CONTAGIO SI ABBATTE TRA I MEDICI VACCINATI. Zappia la settimana scorsa ha riportato l’esempio di Israele, Stato nel quale la vaccinazione di massa è un obiettivo già raggiunto. Dopo la seconda dose di vaccinazione, la curva epidemiologica si è abbattuta del 65%. Oggi, Zappia ci presenta un grafico che riguarda l’Italia e la fascia dei sanitari e infermieri. Dal 17 gennaio scorso, data della somministrazione della seconda dose ai sanitari, gli operatori contagiati sono scesi sensibilmente da 4.382 a 1.570nella settimana 3-9 febbraio.

SITUAZIONE RICOVERI. Zappia illustra la situazione dei ricoveri nei due ospedali della nostra provincia, Sciacca e Ribera. Attualmente sono ricoverati 36 persone. Di queste, 5 sono in terapia intensiva. Ma il dato preoccupante è che sui 5 ricoveri in terapia intensiva, 4 hanno richiesto l’intubazione.

Questa la situazione:

SCIACCA: Ricoveri terapia intensiva 0 (-1 rispetto alla settimana scorsa). Ricoveri Medicina Intensiva 4 (-1 rispetto alla settimana scorsa)

AGRIGENTO: Ricoveri terapia intensiva 5 (-1 rispetto alla settimana scorsa). Ricoveri Medicina Intensiva 27 (+ 3 rispetto alla settimana scorsa)

CURVA EPIDEMIOLOGICA. “La curva epidemiologica conferma, sostanzialmente, una stabilità rispetto alla settimana scorsa- spiega Zappia-. Vi è un calo lieve ma la curva conferma la presenza del virus che continua a circolare”. Al 17 febbraio, gli attuali positivi nella nostra provincia sono 578. Lo scorso 10 febbraio erano 592. E’ ovvio che “bisogna mantenere alta la guardia con il rispetto delle misure anticontagio quali l’uso corretto della mascherina, il distanziamento fisico e l’igiene costante delle mani”.

Nella nostra provincia il tasso di incidenza su una popolazione di 100.000 abitanti è del 4%. Le altre province hanno una percentuale inferiore.

 

 

 

 

 

 

 

 

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