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COSTI CAMPAGNA ELETTORALE: BONO HA SPESO 12 MILA EURO, VALENTI NON PIU’ DI 7 MILA EURO

I giornalisti Toni Fisco, Giuseppe Recca, Francesca Gallo e Michele Termine hanno condotto un foruma nel contesto de La Giostra, la trasmissione di approfondimento di Tele Radio Sciacca, ospitando i due candidati sindaco che domenica prossima si contenderanno la carica.

E’ stato un confronto pacato, senza l’uso di toni che travalicano il bon ton. I temi affrontati sono quelli ormai noti alla platea dei cittadini saccensi, dalle terme allo sviluppo economico, dal turismo alle attività culturali. Questa voilta con un tiro icrociato di domande molto più vivace.

Ad essere obiettivi, i due candidati viaggiano parallelamente. Del resto, i temi sono quelli che riguardano, sostanzialmente, le emergenze. La patologie sono uguali, le cure hanno qualche variante, ma sostanzialmente non si disckostano di parecchio.

Sul bilancio comunale, Francesca Valenti intende intercettare ulteriori risorse attraverso bandi, ma anche ridformulare il sistema tributario locale perchè non equo. L’intenzione della Valenti è anche quella di accendere i riflettori sulle spese, sui costi. Insomma, tagli salvaguardando le spese che hanno priorità e fine sociale di rilievo.

Calogero Bono ha ricordato che vi sono ancora ampi margini di entrate, facendo riferimento ai contenziosi ancora da introitare come quello con Aeroviaggi, l’Asp, Eas. Si tratta di svariati milioni. Anche Bono intende sfoltire le spese ed ha parlato di lotta all’evasione dei tributi specie quelli inerenti la tassa sui rifiuti. Un’attenzione particolare alla rivisitazione del bilancio, tanto da designare un assessore commercialista.

Politica e burocrazia Un tasto dolente che spesso, e da anni, ha suscitato un acceso dibattito anche nei consigli comunali. Per Valenti la ricetta giusta è quella di cambiare la logica dell’organizzazione amministrativa/burocratica. Per Bono è prioritario intraprendere un nuovo rapporto con la macchina burocratica che non è formata solo da dirigenti ma anche di funzionari.

Terme Per la Valenti le terme, con il processo di liquidazione ormai concluso, devono essere inquadrate in un contesto più del termine turismo, valorizzando e sviluppando i vari settori che portano flussi, quali il turismo religioso, sportivo, legato al mare. Bono ha annunciato lo sblocco della vicenda che riguarda la realizzazione di un altro golf resort in località Monterotondo. Ha poi comunicato l’intenzione di destinare il complesso del San Domenico a albergo di lusso.

Tagli alle spese Se c’è una certezza, ha detto Valenti, è che non saranno effettuati tagli alle spese indispensabili. Saranno, invece, una priorità le manutenzioni ordinarie, il decoro della città, la viabilità. Valenti vuole tagliare i costi dell’energia elettrica implementando e mettendo a regime gli impianti fotovoltaici.

Anche Bono pensa alla riduzione dei costi energetici, telefonici. Da rivedere le spese del carnevale, o meglio, la festa deve trovare una soluzione diversa dal massiccio intervento comunale. L’asso nella manica lo ha tirato annunciando di azzerare i costi per il mantenimento dei cani randagi, oggi sommano 280 mila euro l’anno. Una soluzione attuabile con la collaborazione di apposite associazioni animaliste.

Quanto hanno speso i candidati per la campagna elettorale Francesca Valenti li ha sommati a 7-8 mila euro, mentre Calogero Bono 11-12 mila euro. Nessuno dei due dice di aver ricevuto contributi da aziende private.

Ex ospedale Qui le idee divergono. Mentre Francesca  Valenti vorrebbe che fossereo destinati a servizi sanitari, Calogero Bono ha sottolineato che èimpensabile acquistarlo perchè l’edificio è valutato dalla Regione 8 milioni di euro. Si impegna, eventualmente eletto, a diffidare la Regione e l’Asp o a demolirlo o a riconvertirlo.

Cambiamento o continuità? La domanda non poteva non mancare. I giornalisti, però, hanno affidato il compito di porla ai due candidati. E’ inutile sottolineare che ambedue affrmano di rappresentare il nuovo.

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