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“COSE DELL’ALTRO MONDO”

Una comunicazione breve. Come se si trattasse della modifica di un orario di apertura di un ufficio pubblico. Una comunicazione che comunque per fortuna c’è stata. Ma che non smorza la gravità di quanto accade.

Fare saltare una giornata di prelievo della spazzatura nei luoghi dove con fatica si fa la raccolta differenziata dei rifiuti, è un altro tassello di un servizio e di un sistema che non funzionano più.

Si, le colpe sono di una Regione Sicilia che in tema di rifiuti non ha mai avuto le idee chiare. Ma le colpe sono anche dei Comuni e degli amministratori che non sono mai riusciti ad imporre le proprie idee, a fare le barricate se necessario, e fare in modo che per chi governa la Sicilia la questione rifiuti sia prioritaria.

Negli ultimi due anni, grazie a quanto accaduto in Nord Africa, l’afflusso turistico europeo si ferma in Sicilia. Ed è proprio negli ultimi due anni che la Sicilia in estate si è presentata con i problemi dell’emergenza rifiuti. E in questo mese di agosto Sciacca ne sta pagando le conseguenze nonostante la nuova ditta che svolge il servizio stia cercando di creare meno disagi possibili.

Oggi, sabato, a Sciacca il prelievo dell’umido non si fa per la chiusura del centro di compostaggio. Siamo al secondo week end di maggiore affluenza e permanenza turistica a Sciacca. In quartieri come San Marco e San Michele ci sono centinaia di turisti ospiti di case vacanze o di strutture ricettive varie. Già era difficile spiegare loro che qui i rifiuti sono un problema, vagli a spiegare che di sabato non possono conferire la frazione umida e che per due giorni (sperando che lunedi il servizio venga riattivato) gli scarti di cibo devono stare in casa.

“Sono cose dell’altro mondo” ci ha detto questa mattina giustamente un emiliano che sta facendo le vacanze a Sciacca, aggiungendo tanti altri piccoli problemi che ha dovuto affrontare in tema di rifiuti, compresi alcuni prelievi porta a porta che non si sono fatti perchè i lavoratori erano in assemblea. E tutto questo in piena estate, ad agosto.

Sarà anche un problema siciliano, ma non può non esserci un piano alternativo in un mese importante per la città, non ci si può limitare a poche righe ed invitare i cittadini, di sabato, a limitare al minimo la produzione di spazzatura. Vallo a dire a chi è abituato da anni a fare la differenziata, a contribuire alla crescita civile della società, ad insegnare ai propri figli che i rifiuti sono anche risorsa.

Saltare un giorno di prelievo della frazione umida può sembrare poca cosa per chi ha vissuto giornate di emergenza grave con i cassonetti pieni, ma non può passare anche per questo servizio lo stesso messaggio che da anni vale per l’acqua, quello che i turni a giorni alternati in fondo sono un… lusso.

Il cambiamento deve passare anche da un nuovo e radicale approccio verso problemi gravi come quello dei rifiuti. Le reazioni degli amministratori devono andare ben oltre una breve comunicazione…

Giuseppe Recca

 

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