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Controcorrente a muso duro: “Termine tre anni di promesse mancate. E’ il tradimento di un mandato civico”

Il gruppo locale del movimento di Ismaele La Vardera elenca le inefficienze dell’amministrazione comunale.

SCIACCA. A tre anni dall’insediamento dell’attuale amministrazione comunale, il bilancio tracciato viene ritenuto tutt’altro che positivo dal neonato gruppo cittadino di “Controcorrente”, il movimento costituito a livello regionale dal deputato Ismaele La Vardera.

Le accuse del coordinatore cittadino Giuseppe Gruppuso, del responsabile del dipartimento regionale sanità Giovanni Di Vita, del consigliere comunale Raimondo Brucculeri e dell’ex consigliere Cinzia Deliberto, parlano chiaro: a prevalere non sarebbe la progettualità, ma l’improvvisazione, mentre le grandi emergenze di Sciacca restano irrisolte, prive di un piano condiviso e trasparente.

Emergenze in corsia e in strada

Sul fronte sanitario, il nosocomio cittadino versa in condizioni critiche. Mancano figure dirigenziali sia in ambito sanitario che amministrativo, il servizio di ristoro è inesistente da anni, e i reparti operano con personale ridotto al minimo. L’assenza del sindaco nella struttura ospedaliera viene definita “inaccettabile”. Gravi carenze anche per la rete idrica: le promesse di AICA non si sono tradotte in soluzioni concrete, mentre le strade si trasformano in fontane per perdite mai risolte. Quartieri interi rimangono senz’acqua anche per giorni, in piena estate.

Randagismo e degrado urbano

Il fenomeno del randagismo continua a crescere in maniera incontrollata, generando allarme anche in termini di salute pubblica. Intanto, il verde pubblico sembra abbandonato a sé stesso: la villa comunale, in particolare, versa in stato di degrado, con servizi igienici insufficienti e strutture ormai fatiscenti.

Carnevale, senza progetto né direzione

Delude anche la gestione del Carnevale: dopo le anticipazioni alla stampa, si è rivelata l’assenza di un progetto esecutivo e di un programma di gestione. Nessun segnale dall’Ente Carnevale, né coinvolgimento delle associazioni locali. Si chiede al Sindaco di affidare la delega a una figura esperta, per offrire finalmente certezze a carristi e operatori.

Dal civismo al partito

La nota stampa si chiude con un’accusa politica: quella che era stata presentata come una forza civica di rottura, oggi si sarebbe pienamente integrata tra le fila del Partito Democratico, tradendo le promesse di cambiamento fatte agli elettori. A pagare il prezzo, secondo i firmatari, è la città di Sciacca, che avrebbe bisogno di visione, competenza e coraggio.

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