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CONSULTA GIOVANILE: CON LE LOGICHE POLITICHE SI RISCHIA ANCORA DI FALLIRE

Riaperti i termini per la presentazione delle domande di partecipazione alla Consulta Giovanile. Il sindaco Francesca Valenti e l’assessore alle Politiche Sociali Annalisa Alongi hanno firmato e diramato un nuovo avviso pubblico per le candidature, auspicando una maggiore adesione di tutti i soggetti interessati.

Può presentare la propria candidatura chi è in possesso dei requisiti indicati nell’articolo 4 dello Statuto della Consulta Giovanile.

La domanda va inoltrata entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’avviso, su un modello prestampato, con allegato un documento di riconoscimento dei rappresentanti del gruppo o associazione designati a partecipare ai lavori della consulta giovanile, curriculum comprovante l’attività nell’ultimo anno dell’ente che propone la propria candidatura. Nel modulo di domanda sono specificate le categorie che possono essere rappresentate all’interno della Consulta.

La Consulta è un organismo consultivo e ha sede nel Palazzo Municipale. È uno strumento di conoscenza del mondo giovanile e promuove progetti e iniziative, incontri, dibattiti, ricerche, favorisce il raccordo tra gruppi giovanili e le istituzioni locali.

Il fatto che questo organismo non abbia lappeal tra i giovani è forse da ricercare nelle metodologie con cui è stato gestito negli anni precedenti. Pensare di istituirlo facendo riferimento ad accordi politici, assegnando cioè la presidenza a giovani vicini al governo della città, è quanto di più sbagliato si possa fare. Non è un caso che le precedenti Consulte si siano arenate proprio perchè tra i componenti si era creata anche una contrapposizione politica.

Giuseppe Recca

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