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Consiglio Popolare Sciacca, “empasse intollerabile su perdite idriche, buche e transenne”

SCIACCA. I portavoce della assemblea di “Consiglio Popolare Sciacca”, Debora Piazza e Valentina Patti, intervengono a nome del neonato comitato cittadino. Lo fanno su temi noti alla città, buche, perdite idriche e transenne.

“Una problematica per la quale occorre individuare una soluzione concreta e straordinaria”, evidenziano, rimarcando che “diversi quartieri della città sono interessati da continue perdite idriche che invadono le strade da mesi, per le quali non si prospettano ancora gli interventi di riparazione necessari per tornare alla regolarità e alle quali si aggiunge una situazione di evidente spreco e inquinamento, causata da ingenti quantitativi d’acqua dispersi”.

Via Giotto, via Amendola, via Acerra-viale Siena, e numerose vie in Contrada Isabella, insomma, l’elenco delle segnalazioni si fa sempre più lungo.

Ricordando che “allo stato attuale, esiste una sola squadra di pronto intervento che gestisce gli interventi di riparazione idrica”, di fronte ad una situazione così compromettente per la tutela della viabilità cittadina, “appare indispensabile e necessaria un’azione amministrativa e politica più incisiva, differente rispetto a quella messa in campo sino ad ora, capace di andare oltre le diffide, evidentemente non sufficienti a sbloccare gli interventi di riparazione necessari in città”.

Il “Consiglio Popolare Sciacca” ritiene opportuno “che si faccia, nelle sedi preposte e nelle modalità utili all’emergenza in atto, il punto della situazione, al fine di individuare una soluzione immediata ed efficace, lavorando alla definizione di misure straordinarie che consentano di programmare sia gli interventi di riparazione oggi necessari, sia quelli che, in futuro, potrebbero verificarsi”. Invitano il Sindaco a farsi “portavoce di un’iniziativa forte, incisiva e rapida, a tutela del nostro territorio, richiedendo un incontro urgente con i commissari prefettizi della gestione, sia in qualità di Sindaco che di Presidente dell’Ati”.

 

 

 

 

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