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Consiglio comunale, non passa la pregiudiziale del centrodestra sul consuntivo 2019. Italia Viva, M5S, Termine e Mandracchia astenuti

SCIACCA. Con 8 voti favoreli , 8 contrari e 7 astenuti, non passa la questione pregiudiziale posta dagli otto consiglieri del centodestra Bono, Milioti, Caracappa, Bentivegna, Monte, Maglienti, Cognata, Santangelo. Hanno votato contro gli otto consiglieri della coalizione che sostiene il sindaco Fancesca Valenti. In 7 si sono astenuti, tra questi Termine (Mizzica), Mandracchia (Indipendente), Russo, Guardino, Ambrogio (Italia Viva) e i grillini Bilello e Curreri.

La seduta consililiare, dunque, mentre scriviamo (ore 23) continua sui punti relativi ai documenti quali il consuntivo 2019.

Questa la pregiudiziale presentata dal centrodestra:

Premesso

  1. che il rendiconto dell’esercizio 2019 è un documento contabile che ha connotazione sia tecnica che politica
  1. che da un punto di vista politico netta è la bocciatura degli scriventi in quanto racchiude nella sintesi contabile il fallimento amministrativo della Giunta guidata da Francesca Valenti
  2. che da un punto di vista tecnico il rendiconto presenta delle manchevolezze sia da un punto di vista normativo sia perchè mancante di atti propedeutici che non sono mai pervenuti in consiglio comunale

con il presente atto pongono, ai sensi dell’art. 84 del Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale, la seguente questione pregiudiziale distinta per punti:

punto 1

– la Relazione della Gestione predisposta dalla Giunta Comunale risulta mancante di una informativa molto importante riguardante un fatto accaduto dopo la chiusura dell’esercizio contabile e che a norma di Legge deve obbligatoriamente trovare rappresentazione all’interno della relazione, vedi art. 231 del TUEL che testualmente recita “La relazione sulla gestione è un documento illustrativo della gestione dell’ente, nonché dei fatti di rilievo verificatisi dopo la chiusura dell’esercizio, contiene ogni eventuale informazione utile ad una migliore comprensione dei dati contabili …”. Il fatto di rilievo a cui facciamo riferimento è la revoca del finanziamento per la realizzazione della casa albergo per anziani giusto DDG n. 1120 del 30/09/2020 servizio 2, Assessorato Regionale della famiglia. Tale decreto di revoca per la sua entità (€ 2.976.651,52) diventa un fatto fortemente impattante sulla tenuta dei conti dell’Ente ed obbligatoriamente deve trovare una idonea spiegazione della relazione con eventuali anche ipotesi di accantonamenti a fondi rischi o di altro tipologia nel prospetto del risultato di amministrazione, in proposito si ritiene quindi che il Rendiconto dell’esercizio necessiti di una nuova formulazione anche da parte degli uffici con nuovo esame da parte del collegio dei Revisori e passaggio in commissione consiliare. Il tutto avvalorato dalla nota del Dirigente del settore finanziario dr. Filippo Carlino datata 26/10/2020 che evidenzia come la revoca del finanziamento costituisce elemento grave di squilibrio finanziario

Punto 2

il Rendiconto dell’esercizio 2019 è il terzo anno contabile consecutivo che si chiude con un disavanzo di Amministrazione, sono guarda caso i primi tre anni di amministrazione Valenti, l’art. 188 del TUEL che disciplina il disavanzo di amministrazione testualmente recita ” ….Con periodicità almeno semestrale il sindaco o il presidente trasmette al Consiglio una relazione riguardante lo stato di attuazione del piano di rientro, con il parere del collegio dei revisori…..” ebbene questo non è mai accaduto per gli esercizi 2017 e 2018, cioè il Sindaco non ha mai presentato alcuna relazione al Consiglio riguardante lo stato di attuazione del piano di rientro per gli esercizi 2017 e 2018, con il parere del collegio dei revisori. Ci chiediamo quindi come il Consiglio Comunale possa procedere ad esitare un nuovo rendiconto, che chiude nuovamente in perdita, senza che lo stesso sia stato informato, anche con il parere dei revisori, sugli esiti dei piani di rientro dei disavanzi degli anni precedenti? Si rammenta che in particolare il disavanzo del rendiconto dell’esercizio 2017 è di importo rilevante.

Punto 3

– il rendiconto dell’esercizio è, come detto, un documento tecnico-politico, che riporta comunque per lo più dati contabili ma tuttavia si dovrebbe accompagnare, per completare i documenti a chiusura di un anno, alla relazione annuale del sindaco che così come dispone l’art. 17 della Legge Regionale 7/1992 deve essere presentata in Consiglio Comunale. Ebbene il Sindaco Valenti non ha mai presentato nessuna relazione al Consiglio Comunale da quando si è insediata e cioè da ben tre anni. Risultando pertanto inadempiente anche su una precisa norma regionale. Riteniamo quindi che prima della approvazione del Rendiconto dell’esercizio 2019 il Sindaco debba presentare le relazioni annuali ai sensi dell’art. 17 della L.R. 7/1992

Per quanto sopra, ribadendo la propria bocciatura sul piano politico del rendiconto dell’esercizio 2019, ai sensi dell’art. 84 del Regolamento per l’organizzazione e il funzionamento del Consiglio Comunale, si pone la questione pregiudiziale alla trattazione della proposta di delibera in oggetto rinviandone la trattazione successivamente alla rimozione dei pregiudizi di cui sopra.

Inoltre si chiede alla presidenza che la presente questione pregiudiziale venga trasmessa al Dirigente Generale del Dipartimento Autonomie Locali e al Dirigente del Servizio 3 – Coordinamento dell’attività si Vigilanza e Controllo sugli Enti Locali – Ufficio Ispettivo, dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali ed al commissario nominato per il rendiconto per opportuna conoscenza e per i provvedimenti che vorranno adottare.

 

 

 

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