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COMUNE: LE ANTICIPAZIONI DI CASSA SONO COSTATE AI SACCENSI 1.6 MLN DI INTERESSI

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Il bilancio comunale ha una precarietà finanziaria nota. Si chiude il bilancio, da anni, sulla scorta di crediti da incassare. Sono cifre grosse frutto di transazioni chiuse come, ad esempio, il contenzioso con l’EAS, e quello in corso di esazione dell’Aeroviaggi. Il bilancio comunale soffre di precarietà strutturale. Al di là degli introiti derivanti dai contenziosi chiusi, non dispone di entrate frutto di investimenti. Gran parte del bilancio è assorbito dal costo del personale e per far quadrare i conti si inaspriscono i tributi locali. I contribuenti saccensi sono tartassati.

Bisogna dire con obiettività che le entrate derivanti dai trasferimenti statali e regionali sono stati tagliati in misura elevatissima. Lo Stato e la Regione hanno cominciato a tagliare i fondi già alla fine della sindacatura Turturici. Anche la Giunta Bono è stata interessata dai tagli. La sindacatura Bono è durata due anni e mezzo. Un vero tsunami dei tagli, invece, ha subito il quinquennio Di Paola. L’ex sindaco ha vissuto i cinque anni di amministrazione perennemente sotto la tagliola dello Stato e della Regione. Tagli che continuano ancora oggi.

Altra considerazione che non può essere sottaciuta è che prima i trasferimenti dello Stato e Regione erano moneta sonante. Oggi, non solo quasi nulla di trasferimenti, ma i Comuni sono stati costretti ad aumentare i tributi locali. Ma mentre prima i trasferimenti erano cifre concrete, oggi il Comune non ha certezza sull’incasso dei tributi. Infatti, per la crisi evidente, i tantissimi contribuenti sono costretti a non pagarli, dando priorità a spese familiari di primario rilievo. Dunque, il Comune rispetto alle previsioni di entrate, poi deve fare i conti con la realtà dell’incassato che, solitamente è la metà di quello immaginato.

Il Comune dispone della tesoreria che, di volta in volta, su gara, si aggiudica una banca. Attualmente è la Unicredit Group a fare da tesoreria comunale. Tutto finisce nel conto corrente comunale che, sostanzialmente, funziona come un conto corrente del cittadino. Ha una scopertura da utilizzare pagando interessi passivi. Mentre per il cittadino normale gli interessi sulla scopertura del conto corrente ha un costo elevato per via degli interessi, il Comune gode di tassi meno pesanti.

Negli ultimi 11 anni, il Comune ha fatto ricorso alla anticipazione di cassa per un totale di 39.277.173, 87 euro. Ha cioè, utilizzato la scopertura concessa. Ovviamente, la banca chiede il conto degli interessi. In 11 anni, il Comune di Sciacca, e quindi i contribuenti, ha pagato 1.622.878,43 euro di interessi. Una cifra enorme, come enorme è la cifra utilizzata per le anticipazioni di cassa. Ciò significa che il Comune non ha liquidità ed è costretto, pagando interessi passivi, a ricorrere alla scopertura. Ma significa anche che il bilancio soffre in modo strutturale. In parole povere, senza entrate straordinarie, come i contenziosi in via di ultimazione, il Comune non è in grado di reggere.

Ecco negli ultimi undici anni quanta anticipazione di cassa è stata utilizzata e quanto interessi abbiamo pagato. Nel 2008 nessuna anticipazione di cassa, ma abbiamo pagato interessi per 18.859,29 euro. Nel 2009 l’anticipazione di cassa è stata di 694.404,37 euro per interessi pari a 42.782,24 euro; nel 2010 l’anticipazione di cassa ammonta a 1.187.605,45 per 26.085,17 euro di interessi. Nel 2011 la scopertura utilizzata è stata di 4.481.019,59 euro con 49.017,33 di interessi. Nel 2012 l’anticipazione di cassa è stata di 687.914,47 euro con interessi pari a 165.588,79. L’anticipazione di cassa nel 2013 è stata di 4.240.245,01 con interessi pari a 103.470,05; nel 2014 il Comune ha utilizzato in scopertura 3.557.455,56 euro pagando interessi per 195.452,56; nel 2015 si sono utilizzati 9.612.051,09 per 187.507,82 euro di interessi. Nel 2016 l’anticipazione di cassa è stata di 5.939.168,48 euro con 312.407,48 euro di interessi. Nel 2017 l’anticipazione di cassa è stata di 4.877.307,85 con 295.924,10 euro di interessi. Nel 2018, cioè lo scorso anno, il Comune ha utilizzato circa 4.000.000 di euro (la rendicontazione definitiva è in corso) con una cifra di interessi pari a 225.783 euro.

Filippo Cardinale

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