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COMITATO “PATRIMONIO TERMALE SCIACCA: “MA QUALE BANDO! SIAMO ALL’ANNO ZERO”

Per noi del Corrieredisciacca che sulle terme dal 2005 ad oggi abbiamo sempre evidenziato le criticità e le “annunciazioni” dei politici, ma anche i freni alzati da parte di dirigenti regionali pagati a peso d’oro, non è una scoperta constatare che “siamo all’anno zero”. Semmai, è un triste conforto che proviene dal Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca che, nel corso della conferenza stampa di oggi pomeriggio, carte alla mano da dimostrato come per davvero la questione termale è un gomitolo fortemente aggrovigliato.

Dagli interventi di Franco Zammuto, Ignazio Cucchiara, Antonino Porrello e Alfonso Marciante, sono emersi diverse criticità legate alla questione delle terme. Criticità che rendono, oggi, impossibile procedere ad un bando.

“Delle terme di parla come compendio”, è stato sottolineato. Non a torto, perché si è scoperto che “rimane fuori la questione del bacino idrotermale, bene indisponibile”. In buona sostanza è come se un imprenditore dovesse partecipare al bando della gestione pagando il canone per una Ferrari senza motore. Come si gestiscono le strutture termali se non si usufruisce del bacino idrotermale”.

Il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca chiede fortemente un tavolo tecnico a cui partecipare con tecnici, avvocati, dirigenti della Regione e assessori regionali di competenza. Un tavolo “per azzerare gli errori commessi e rimediare con soluzioni per dipanare la matassa”. Altrimenti le terme resteranno chiuse per sempre.

Addirittura, hanno detto i rappresentanti del Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca che “la dirigente generale Cannata ha intenzione di rendere nullo l’atto di acquisto delle piscine Molinelli da parte della Regione”. Insomma, per la dottoressa Cannata quell’atto potrebbe configurarsi come aiuti di Stato, cosa bandita dalla normativa europea sulla concorrenza.

Rimane irrisolta ancora la questione del Centro di accumulo, cuore del funzionamento degli impianti. Anche lì vi sono problemi e sembra che sia stato costruito su una particella che appartiene a privati.

Insomma, il Comitato Civico Patrimonio Termale di Sciacca  ha scoperto elementi che, sinceramente, noi del Corrieredisciacca abbiamo sempre denunciato. Solo che le terme continuano a rimanere chiuse, la politica a fare passerelle, i dirigenti regionali a schivare le responsabilità.

Nell’aggrovigliata matassa delle terme, ridotte allo stato in cui sono e le vediamo, c’è un’insufficienza a vari livelli. Ci dispiace tanto che anche il nostro Comune sia stato coinvolto con la balorda “concessione” dei beni dell’ottobre 2017 in un gioco delle parti dove ognuno scarica ad altri responsabilità, negligenze , insufficienze. Ci dispiace anche che l’assessore Gaetano Armao continui a “venderci” fumo come nel 2012 quando venne a Sciacca, in aula consiliare, a presentare il bando andato deserto.

Vi sono recenti corrispondenze tra dirigenti regionali che fanno accapponare la pelle, ma anche di interesse giudiziario. Non è possibile aver compiuto un disastro così importante su una risorsa gioiello non solo di Sciacca ma  del’intera Sicilia. Un disastro i cui responsabili sembrano protetti da uno scudo di immunità.

Filippo Cardinale

 

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