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Colloqui per assunzioni alle Poste, ma era una truffa

SCIACCA. Sono tre (2 in carcere e uno ai domiciliari) gli arresti operati nelle scorse ore al culmine di un’attività congiunta condotta da carabinieri, polizia di Stato e guardia di finanza di Sciacca, che hanno smascherato una truffa ai danni di 6 persone tutte palermitane, sottoposte a un sistema di reclutamento con l’offerta di un’assunzione alle Poste.

Dietro le sbarre è finita una coppia di coniugi (lui un ex dipendente delle Poste). La terza persona coinvolta è una cittadina di nazionalità polacca.

Si tratta di una coppia di coniugi di 44 anni originari di Ribera, Alfonso Caruana impiegato postale, e la moglie Antonina Campisciano, originaria di Sant’Anna di Caltabellotta, anche lei dipendente delle Poste, e una donna di nazionalità polacca, Sylvia Adamczyk, di 47 anni, residente a Palermo.

A Palermo presso un ufficio spacciato come sede sindacale, sottoponevano a colloquio diverse persone per garantire un lavoro sicuro. Secondo gli investigatori, con questo sistema erano riusciti ad appropriarsi di una somma complessiva di 45 mila euro.

Ritengono, tuttavia, carabinieri, polizia e guardia di finanza, che simili truffe erano già state perpetrate in passato a persone residenti in provincia di Agrigento e di Palermo, riuscendo a sottrarre loro 400 mila euro.

L’indagine prosegue. Una conferenza stampa nella sede provinciale dei carabinieri è stata tenuta dal Tenente Colonnello Roberto Vergato, comandante della Compagnia di Sciacca.

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