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CIRO MICELI: “DIMOSTRERO’ LA MIA ESTRANEITA’ ALL’ACCUSA DI FRODE COMMERCIALE”

“Confido di poter dimostrare la mia estraneità all’ipotesi accusatoria della quale hanno parlato oggi varie testate, dopo aver ricevuto la notizia da parte della mia ex moglie. La mia azienda ha ottenuto le necessarie autorizzazioni, superato i controlli ed operato nel rispetto della legge. Le lumache sono state apprezzate dai miei clienti e non ho registrato lamentele”. Lo dichiara Ciro Miceli titolare della ditta, con sede in Burgio, di allevamento di lumache.

Miceli continua dichiarando che “non è la prima volta che la Casciana tenta di danneggiare, attraverso comunicati stampa, la mia figura di uomo e di professionista; tanto che, nei suoi confronti, pendono due distinti procedimenti – presso le Procure di Catania e Caltagirone – per più reati, tra i quali la diffamazione ai miei danni”.

La nota dell’imprenditore Miceli continua: “Sorprende, per l’accusa di frode in commercio di cui all’art. 515 c.p., che si attribuisca alla Casciana la qualità di “persona offesa”; trattasi, infatti, di presunte violazioni ad esclusiva tutela di interessi pubblici. La dichiarata volontà della mia ex moglie di costituirsi parte civile, poi, la dice lunga sui suoi propositi. Le accuse della Casciana non riusciranno a cancellare quanto ottenuto, con grandi sacrifici, come elicicoltore e come agronomo, al servizio di aziende rinomate”.

Attraverso la difesa tecnica dei miei Legali, avvocati Giovanni e Sergio Vaccaro, mi difenderò nell’unica sede deputata a vagliare quella che – fino a sentenza definitiva – resterà solo un’ipotesi. Continuerò a lavorare col medesimo impegno, fiducioso nell’opera della Magistratura. Sia la stampa, sia l’opinione pubblica sapranno attendere l’esito dell’ipotesi accusatoria, senza allarmi pregiudizievoli”.

 

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