L’incontro tra il deputato regionale Michele Cimino e il sindaco Francesca Valenti doveva svolgersi ieri. Ma è stato spostato a mercoledì prossimo perché impegni “istituzionali” non hanno consentito il rispetto dell’appuntamento. Al centro dell’incontro c’è la questione della nomina dell’assessore con delega ai lavori pubblici, infrastrutture, trasporti, protezione civile e parcheggi. Assessorato che era stato destinato all’ingegnere Michele Buscarnera, deceduto giorni fa dopo una malattia.
L’assessorato è in quota a Sicilia Futura e, nello specifico, alla corrente che fa capo a Michele Cimino. Non è facile porre rimedio ad un evento che ha, di fatto, menomato la giunta Valenti di un professionista che avrebbe, senza dubbio, impresso una marcia significativa nel percorso della nuova Amministrazione. Soprattutto se si considera non solo la statura dell’ingegnere Biscarnera, ma le deleghe che gli erano state assegnate.
A quanto pare il ventaglio delle scelte si è ristretto e l’unica soluzione attuabile,magari a tempo, è quella di nominare l’attuale vice presidente del Consiglio Elvira Frigerio. La quale non si dimetterebbe da consigliere comunale. Ciò bloccherebbe l’ingresso in aula consiliare di Nino Venezia, ilprimo dei non eletti in Sicilia Futura e fedelissimo da tempo di Michele Cimino.
Ma ciò che appare poco chiaro è la durata temporale di alcuni assessori. Ad esempio, iniziando dalla stessa ipotesi di Elvira Frigerio. C’è la convinzione che sarebbe a tempo anche perchè all’interno di Sicilia Futura è stato siglato un accordo di alternanza tra le varie correnti.
Altra sostituzione, magari prima della fine dell’anno, è prevista per l’ingresso in giunta di Giuseppe Ambrogio. L’ingresso nell’amministrazione è un impegno che Nuccio Cusumano ha assunto e che intende onorarlo.
Come sempre, la politica è fatta solo di entusiasmi elettorali. E’ fatta, soprattutto, di fatti personali, di correnti,di aspirazioni, di attese. Insomma, si entra in quel campo minato dove le mine possono brillare da un momento all’altro. Basta un passo falso.
Filippo Cardinale