E’ iniziato il processo che ha al centro il faccendiere agrigentino Faustinio Giacchetto. L’accusa, rappresentata dal Pm Pierangelo Padova va subito all’attacco. Quindici milioni di euro sarebbero stati dirottati, orientati e indirizzati verso le aziende del faccendiere di Canicattì, Faustino Giacchetto.
Il principale imputato era presente ieri in aula e con lui anche l’ex assessore regionale al Territorio, Luigi Gentile, anche lui agrigentino. La Procura chiede di sentire 47 testimoni, la difesa ribatte proponendone 500: “Il denaro fu speso per pagare gli stipendi, sentiamo anche i dipendenti dell’ente”.
Il manager Giacchetto è accusato di favori a politici e dirigenti per ottenere i piani di comunicazione sulla formazione. Il Pm Padova sostiene: “Le aziende di Giacchetto monetizzarono ciò che l’ente spendeva per i programmi finanziati dall’Unione Europea e che non formarono mai nessuno”.