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Centrodestra: “Il sindaco abbia il coraggio di dimettersi e riproporsi agli elettori con la stessa squadra di oggi”

SCIACCA.  Rispettiamo con molta serenità il celere decreto di scioglimento del Consiglio comunale adottato dal Presidente della Regione Sicilia, emesso sulla base di una norma che, naturalmente , non condividiamo nella misura in cui non permette al consigliere comunale di esprimere liberamente e democraticamente la sua disapprovazione su atti non meritevoli di avallo , nel rispetto dei principi della coerenza, a prescindere da qualsiasi giudizio qualunquista o di chi il giorno dopo sa sempre cosa deve fare l’atro”. Lo scrivono in una nota i consiglieri Milioti , Bono, Monte, Bentivegna, Santangelo, Cognata, Caracappa e Maglienti.

I consiglieri sottolineano che chi “amministra deve necessariamente avere una sua maggioranza e non può certo pensare che un consigliere di opposizione deve necessariamente votare a favore pene la decadenza. Non ci saremmo sentiti a posto con la nostra coscienza a lasciare l’aula per permettere l’approvazione di un atto che andava bocciato. Ognuno è libero di esprimere il proprio giudizio ma noi
abbiamo scelto di essere coerenti e leali con i cittadini”.

Rimarcano che “bastava uscire il tesserino ed abbandonare l’aula per tenersi la poltrona ma non lo abbiamo fatto”. Si affidano alla giustizia amministrativa avendo presentato il ricorso che, certamente, verrà integrato per impugnare il decreto di scioglimento firmato da Nello Musumeci.

“Non ci siamo risparmiati su ogni problematica portata alla nostra attenzione da parte dei cittadini , ponendo grande attenzione in favore dei comparti della nostra città, cercando sempre di essere da pungolo nei confronti di una amministrazione inconcludente e sorda”. Aggiungono.

Criticano un’Amministrazione guidata da un sindaco che è “senza idee e senza rispetto politico nei confronti di chi ha permesso a suon di consensi la sua elezione e che oggi, fregandosene del giudizio popolare, continua a portare avanti un mandato con la maggior parte di persone nominate. Motivo per cui la riteniamo politicamente delegittimata”:

Poi lanciano una sfida: “Abbia il coraggio di rimettere il suo mandato agli elettori ripresentandosi con la stessa squadra di oggi. Tutto ciò dovrebbe far riflettere attentamente anche i leader politici del suo partito”.

“Continueremo a raccogliere le istanze dei cittadini e vigileremo sull’operato dell’amministrazione Valenti”. In merito al famoso spartiacque una considerazione va fatta . “Il Sindaco in questi tre anni e mezzo oltre a non essere capace di tenere salda la sua maggioranza , non è stato in grado di trovare una sintesi con le varie forze politiche del consiglio comunale”, affermano Milioti , Bono, Monte, Bentivegna, Santangelo, Cognata, Caracappa e Maglienti, giungendo alla conclusione che “evidentemente , voleva a tutti i costi la rottura lo scontro. Ma oggi , la cosa che risulta più grave e che questo spartiacque il sindaco l’ha creato con la città intera ed i suoi comparti più importanti.”

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