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CASTELVETRANO: UBRIACO SCAVALCA RECINZIONE EDIFICIO CARABINERI, MILITARE SPARA

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Notte densa di tensione a Castelvetrano. E’ accaduto la notte scorsa, tra il 15 e il 16 marzo quando Vincenzo Randazzo, di anni 52, suonava al citofono del Comando della Compagnia di Castelvetrano, minacciando di morte il piantone della caserma e intimandogli di aprire subito il cancello perché doveva sparare a tutti i Carabinieri.

Versa la mezzanotte e mezza, Randazzo transitava nelle immediate vicinanze della sede della Compagnia dei carabinieri; era alla guida della propria autovettura procedendo a forte velocità, alternando brusche frenate e frequenti sgommate. Il tutto, costituendo un serio pericoli per i passanti. Tale contesto attirava l’attenzione del militare di servizio alla predetta caserma e di alcuni passanti.

Randazzo è giunto al cancello principale della caserma di via V. Veneto. Malgrado i continui inviti alla calma e ai ripetuti alt rivoltigli dal piantone, il quale, nel frattempo, aveva richiesto ausilio alla pattuglia di turno della locale Sezione Radiomobile, Randazzo scavalcava il cancello guadagnando l’accesso.  Il piantone è stato costretto ad esplodere un colpo di pistola d’ordinanza per vincere una resistenza  in cui concorrevano situazioni di pericolo attuale e imminente ai danni della sua persona, della struttura militare e degli altri militari presenti in caserma. Il Randazzo veniva ferito di striscio all’addome e prontamente bloccato da altri militari,  non desisteva  dall’intento di colpire i carabinieri continuando ad opporre resistenza e a profferire gravi minacce di morte verso tutti i presenti.

Il Randazzo, tra l’altro, già in passato aveva aggredito ben cinque carabinieri durante le fasi di un suo precedente arresto. Il 52enne ha seguitato a mantenere il proprio comportamento violento anche alla presenza del personale del 118, tanto che quest’ultimi riuscivano ad avvicinarsi per medicarlo solo dopo alcune ore.

Infine, veniva trasportato presso l’ospedale di Castelvetrano. Sarà tradotto presso la Casa Circondariale di Trapani dopo le dimissioni dalla struttura ospedaliera.

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