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Carenza idrica Carbone, Foggia, San Marco: prima emergenza che Termine deve affrontare e risolvere

SCIACCA. Il nuovo sindaco Fabio Termine deve affrontare subito la prima emergenza, quella che ogni anno, come un rituale, si presenta nei quartieri Carbone, Foggia, San Marco e Maragani. Che mai nessuno è riuscito a risolvere.

La condotta idrica che approvvigiona queste zone è in pessime condizioni, le rotture sono all’ordine del giorno e se in inverno le scorte bastano e il problema non è così pressante, quando arriva il caldo e occorre avere maggiore dotazione di acqua, emergono i problemi. Una serie di recenti guasti hanno limitato la fornitura, personale Aica dice di avere effettuato le riparazioni, l’erogazione sarebbe ripresa ma con pressione ridotta per evitare altre rotture. Di conseguenza gli utenti soffrono e molti sono costretti a chiamare in causa le autobotti private. Il servizio di fornitura sostitutivo con autobotti da parte di Aica non funziona (qui il sindaco deve fare la voce grossa con il gestore) e si ricorre ai privati. Il rischio è che adesso con la popolazione residente che aumenta e con i consumi triplicati, Foggia, Carbone e San Marco rimangano completamente senz’acqua. Ecco, questo è un problema che il nuovo sindaco dovrebbe adesso risolvere per non sobbarcarsi un’emergenza di cui certo non ha bisogno. A San Marco in questi giorni l’acqua sta arrivando con il contagocce ed i residenti protestano.

Ecco una lettera giunta in redazione:

“Salve, purtroppo ogni estate mi ritrovo costretta a segnalarvi disservizi di carattere idrico. Sono una residente di San Marco, via Arenella, dove ormai da più di dieci giorni non veniamo serviti da erogazione idrica. Quasi tutti i residenti di sono già approvvigionati di acqua con le autobotti, ma di erogazione ancora non se ne parla. Al solito, a parte una generica notizia di un guasto, a cui come sempre, ne sopraggiunge poi un altro e poi un altro ancora, non si sa nulla, né a che stato siano i lavori né quando verrà di nuovo ripristinata l’erogazione. Ho letto ieri nella vostra testata che nel pomeriggio di ieri stesso sarebbe stata ripristinata, ma ad oggi ancora nulla. Ad aggravare il disagio contribuiscono le particolari condizioni climatiche che richiedono necessariamente un consumo più elevato di acqua, il tutto rende, come ogni anno, l’estate un incubo”.

Giuseppe Recca

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