Nonostante la carenza di personale ausiliario, fiocca la presenza di volontari all’ingresso e nelle corsie dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca.
Una presenza che è stata notata da molte persone e che per certi versi viene apprezzata in un momento storico in cui la carenza di personale crea evidenti disagi per l’erogazione di servizi efficienti.
Ci hanno segnalato la presenza di persone civili che accoglierebbero pazienti e familiari nella struttura, per poi prodigarsi nelle corsie del pronto soccorso per spingere le carrozzelle su cui siedono dei pazienti verso altri reparti per ulteriori indagini diagnostiche. Spesso, in effetti, sono gli stessi familiari che si adoperano in un servizio che la struttura non riesce appieno a soddisfare. Ma è la prima volta che ci viene segnalata la presenza di altre persone che non fanno parte dell’organico ospedaliero.
Da una sommaria verifica pare non si tratti di rappresentanti di associazioni di volontariato che operano in collaborazione con la struttura ospedaliera. Si tratterebbe, invece, di collaboratori di agenzie di pompe funebri cittadine che stazionano nell’area esterna della struttura e si mettono a disposizione gratuitamenti degli utenti.
Non è una novità che in prossimità degli ospedali ci siano rappresentanti di agenzie di servizi funebri, pronti eventualmente a fornire il loro fondamentale servizio, ma mai ci era capitato di sentire dire che fanno anche… volontariato.
Si tratta comunque di un servizio che viene accolto favorevolmente da chi ha bisogno. Non risulterebbero comunque accordi in tal senso con le autorità sanitarie. E quest’ultime dovrebbero meglio accertare se le segnalazioni dei cittadini sono confermate dalla realtà.