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CARACAPPA, “ATRIO TORNERA’ DISPONIBILE DOPO FERRAGOSTO”

Appare dispiaciuto per quanto accaduto l’assessore Sino Caracappa, contattato dal Corriere di Sciacca nell’istante in cui sta scrivendo una nota stampa con una dichiarazione ufficiale dell’amministrazione comunale su questa intricata vicenda che sembra avere smorzato in un attimo l’entusiasmo espresso in tutte le salse per il successo di Azzurro Food, l’evento organizzato dalla Futuris.

“Abbiamo seguito le procedure previste – ci dice – per un cavillo c’è stato il parere negativo che riguarda soltanto lo spettacolo di questa sera. Anzi, la commissione avrebbe voluto dare un parere positivo ma con una drastica riduzione di posti, cosa che non abbiamo accettato per non limitare lo spettacolo. Abbiamo preferito sacrificare una serata per poi recuperarla, per cui abbiamo deciso di non accettare la soluzione dei posti ridotti. Dopo ferragosto sarà tutto sistemato – aggiunge – il 16 agosto l’atrio sarà regolarmente fruibile, ne sono certo”.

Caracappa non si sbilancia sulla “agibilità a fisarmonica” che ha indignato l’opinione pubblica quando si è appresa la notizia dell’annullamento dello spettacolo di questa sera. Anche il neo assessore, che probabilmente non si aspettava nel suo nuovo ruolo pubblico di trovare una burocrazia così rigida e che forse adesso sta toccando una realtà difficile e complessa, si mostra stupito della facilità con cui Dolce & Gabbana per la stessa location hanno ottenuto le autorizzazioni relative alla sicurezza. Ma non va oltre. Il percorso burocratico seguito dalla casa di moda è sembrato comunque piuttosto agevole, tutt’altra cosa rispetto a quello a cui vanno incontro le piccole associazioni cittadine.

In ordine alla vicenda della richiesta di contributo formulata alle associazioni teatrali, non prevista nei precedenti accordi, Caracappa afferma che non c’è da sorprendersi: “Il palco si paga ovunque – dice – le associazioni hanno a disposizione il suolo pubblico e la possibilità di gestire ingressi con relativo incasso. Non vedo perchè non devono pagare 250 euro di palco, cosa che mi pare fanno in ogni altra città. Domani li incontrerò per spiegare loro come stanno le cose e per chiarire questo aspetto. Mi dispiace, ma la disponibilità limitata di risorse, che si è ulteriormente ridotta con il sopraggiungere dell’emergenza strada Cansalamone, ci impone di chiedere la collaborazione di tutti”.

Giuseppe Recca

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