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Cammarata, si arrampica al terzo piano per aggredire l’ex moglie. A Canicattì, rapina tabaccheria familiari lo consegnano ai carabinieri

CAMMARATA- CANICATTI’. Un “Romeo” di animo contrario che anziché contemplare l’amata affacciata al balcone, si arrampica per aggredire l’ex moglie. E’ quello che è accaduto a Cammarata, ieri, dove i Carabinieri della Stazione di Cammarata, a conclusione delle indagini scaturite dalla denuncia sporta da una casalinga 32enne del posto, nei confronti dell’ex compagno, hanno depositato un’informativa di reato alla Procura della Repubblica di Agrigento con la quale hanno denunciato l’uomo a piede libero per maltrattamenti in famiglia.

Il 37enne originario di Mussomeli, la notte tra sabato e domenica, si sarebbe arrampicato fino al terzo piano per raggiungere il balcone dell’ex compagna, attraverso il quale, dopo ove sfondato il vetro della finestra, si è introdotto all’interno dell’appartamento. La donna, nel tentativo di allontanare l’uomo, veniva colpita con uno schiaffo al volto che le faceva perdere l’equilibrio cadendo a terra. La vittima riportava delle tumefazioni allo zigomo giudicate guaribili in 5 giorni di prognosi, cosi come refertato da personale dell’Ospedale di Agrigento ove successivamente la ragazza si è recata. La posizione dell’uomo sarà valutata nelle prossime ore dalla Procura della Repubblica di Agrigento.

CANICATTI’.  C’è il dramma della tossicodipendenza dietro la rapina commessa sabato pomeriggio a Canicattì, quando, verso le 17:30, un uomo con il volto coperto ed armato di una spranga di ferro ha fatto irruzione in un tabacchino di via Pirandello, si è impossessato di alcuni gratta e vinci e poi è fuggito a piedi tra la gente che in quel momento faceva la spesa sul corso, smarrendo per strada parte del bottino.

Mezz’ora dopo, mentre le Forze dell’Ordine erano già sulle tracce del malvivente, un telefono squillava nella Caserma dei Carabinieri di via Di Dino: dall’altra parte c’era un uomo disperato, lo stesso che pochi giorni prima aveva raccontato ai militari il dramma vissuto dalla sua famiglia a causa della tossicodipendenza del fratello. Aveva letto sul giornale che i Carabinieri stavano stringendo il cerchio intorno ad alcuni soggetti sospettati di commettere piccole estorsioni ai commercianti, pensava che il congiunto fosse uno di questi e che potesse fare qualsiasi cosa pur di mettere insieme i soldi necessari per comprare la droga. Aveva chiesto aiuto ed i militari lo avevano confortato e rassicurato.

Sabato pomeriggio il dramma è giunto alla conclusione: “…sappiamo che nostro fratello ha fatto una cosa che non avrebbe dovuto fare…”. Poche parole, le lacrime e poi in Caserma, dove l’indagato ammetteva davanti ai Carabinieri le proprie responsabilità.

L’uomo è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento e, mentre si attendono le determinazioni dell’Autorità Giudiziaria, familiari e Carabinieri, insieme, hanno avviato per lui il percorso necessario al tentativo di recupero dalla tossicodipendenza.

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