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BIODIGESTORE, NEL PARERE SVISTA DEL COMUNE? DIMENTICATO IMPIANTO FOTOVOLTAICO A – DI 1 KM DALLA KRONION (fotogallery)

Ci sono diversi punti nel parere rilasciato dall’UTA di Agrigento sulla vicenda che riguarda le autorizzazioni rilasciate sia dal Comune che dall’UTA che destano interrogativi e danno adito a pensare che il medesimo parere sia stato rilasciato senza i dovuti approfondimenti.

ESISTENZA DI IMPIANTO FOTOVOLTAICO A MENO DI 1 KM DALLA KRONION.  E’ questo un punto rilevante, assieme ad altri che, sicuramente, faranno parte del contraddittorio che il sindaco Francesca Valenti presenterà rispetto alla nota dell’UTA n. 70593 del 25 ottobre scorso.

Scrive l’UTA a pagina 2: Per quanto riguarda l’impianto fotovoltaico (quello incluso nel progetto della My Ethanol) e che fa parte integrante del progetto per la realizzazione del biodigestore- n.d.r.) a terra di potenza <1mw, ilComune di Sciacca, in qualità di autorità competente al procedimento PAS, ha l’onere di verificare l’eventuale presenza di ulteriori impianti fotovoltaici nel raggio di 1 km dal confine dell’impianto proposto dalla ditta, per la possibile sottoposizione alla verifica di assoggettibilità a valutazione di impatto ambientale da parte del Servizio 1 di questo Dipartimento, sulla base del decreto del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare del 30 marzo 2015 n. 52

Appare strano che il Comune di Sciacca non si sia accorto che a meno di 1 km di distanza dal perimetro della Kronion, dove la My Ethanol ha presentato il progetto con procedura semplificata, sia presente da almeno 10 anni un grosso impianto fotovoltaico della capacità di 4 megawat. Un impinato che si vede a vista d’occhio e che si raggiunge dallo scincolo per la contrada Scunchipani. In liena d’aria non supera la distanza di 600 metri.

Dunque, il Comune, adesso, dovrebbe comunicare all’UTA l’esistenza di tale impianto. Cosa di non poco conto perchè, come scrive l’UTA sarebbe necessaria la verifica della VIA (la valutazione di impatto il cui ente competente è l’assessorato regionale Territorio e Ambiente.

La vicenda, dunque, apre la necessità di una verifica del Comune per accertare l’esistenza dell’impianto fotovoltaico esistente da almeno 10 anni.

Filippo Cardinale

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