Altra amara sorpresa stamattina a Palazzo di Città. Il “sarto” Regione taglia circa 500 mila euro sul trasferimento previsto di 1.000.000 euro. Non è ancora ufficialmente arrivata la comunicazione della Regione, ma è questa la realtà. E stamattina c’era grande fibrillazione al Comune, come quando al pronto soccorso “si sta perdendo” il paziente. Già ieri la brutta notizia di defalcare un credito certo di 1.200.000 euro quale residuo del contenzioso con l’EAS. Purtroppo, ciò che sembrava titolo certo lo sarà nell’aprile del 2019, quando il Tribunale deciderà con la sentenza.
Ma intanto, dal bilancio, che già era stato approvato dalla Giunta, si dovrà togliere 1.2 milioni di euro. Stamattina l’amara notizia dell’ulteriore taglio della Regione ha creato una giustificata preoccupazione e tensione al Comune. L’Amministrazione comunale e l’Ufficio di Ragioneria adesso deve far pareggiare il bilancio recuperando 1.7 milioni di euro.
Amministrare un Ente diventa sempre più impossibile. Tra l’altro con una Regione che comunica tagli a pochi giorni dalla fine dell’anno. La difficoltà dei comuni italiani è ormai evidente e, sinceramente, non rimarrebbe altro che consegnare le fasce tricolori a Palazzo Chigi.
Non c’è dubbio che si troverà il modo di pareggiare il bilancio. Ovviamente a danno dei contribuenti e della comunità. E’ ovvio che si taglieranno servizi, ma che si svilupperà una lotta serrata per recuperare introiti. Come? Attraverso il recupero dei tributi non pagati. Alla fine, nonostante una crisi che dura da anni, e della quale non si intravede uscita, il contribuente vedrà sempre più spesso la presenza del postino per la notifica di pagamenti da effettuare. Pagamenti che già si sommano ai costanti e frequenti adempimenti di pagamenti per tasse varie.
Filippo Cardinale