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BEFFA ACQUA, LE BOLLETTE AUMENTERANNO MA NON PER I COMUNI “RIBELLI”

Nella terra pirandelliana accade che chi non applica la legge viene premiato, mentre chi la ossequia viene preso a bastonate. Capita con l’acqua. I comuni “ribelli”, cioè quelli che non hanno consegnato le reti idriche a Girgenti Acque come imposto dalla legge, vengono premiati. I “ribelli” sono i comuni di Alessandria della Rocca, Aragona, Bivona, Burgio, Camastra, Cammarata, Cianciana, Joppolo Giancaxio, Lampedusa e Linosa, Menfi, Palma di Montechiaro, San Biagio Platani, Santa Elisabetta, Santa Margherita di Belice, Sant’Angelo Muxaro, Santo Stefano di Quisquina.

Altro atto di scena pirandelliana che l’associazione l’AltraSciacca fa notare: a capo dell’Ati, l’unico ente che ha potere contrattuale con la Girgenti Acque, è il sindaco del Comune di Menfi, ossia del Comune che rientra tra i “ribelli”, cioè i Comuni (giova ricordarlo) che se ne sono fregati della legge non consegnando le reti idriche alla Girgenti Acque.

“Qui rientriamo nel famoso è ormai consolidato conflitto pirandelliano in cui si fa tutto ed il suo contrario”, chiosa l’AltraSciacca, al punto tale “che lo stesso organismo di controllo (ATI) è presieduto da uno dei Comuni “ribelli”, Menfi, che non rientra tra quei Comuni che subiranno l’aumento delle tariffe”. Presidente dell’Ati , infatti, è Enzo Lotà che è anche sindaco di Menfi.

(Il sindaco di Menfi, Lotà, presiede l’Ati. Menfi è uno dei comuni “ribelli”)

Come ha fatto ben rilevare il giornalista Gioacchino Schicchi nel suo articolo pubblicato su La Sicilia  in cui si pone la domanda:  “se le gestioni in economia dei Comuni “ribelli” si ritiene non abbiano titolo giuridico ad esercitare il Sistema Idrico Integrato conforme alla normativa vigente, a che titolo gestiscono?”

L’AltraSciacca invita il sindaco Francesca Valenti, il cui fratello è sindaco di un altro Comune “ribelle”, Santa Margherita Belice, a richiedere, quando si riunisce l’ATI, delucidazioni e chiarimenti “su tale contraddizione non solo in termini, sulla futura regolamentazione tariffaria del servizio idrico integrato”.

LA TARIFFA IDRICA AUMENTERA’ considerevolmente nel 2018 e nel 2019, ma non per tutti, denuncia l’AltraSciacca.

E’ questo che si evince dalla delibera n. 33 dell’Assemblea dell’Ati Idrico AG 9 dello scorso 14 luglio che viene spacciata per una “vittoria” per un presunto abbassamento del costo dell’acqua e quindi della bolletta. L’AltraSciacca sottolinea come nella stessa delibera “viene approvato un nuovo addendum della Convenzione”.

Nella stessa delibera è infatti messo nero su bianco che nel 2018 e nel 2019 gli aumenti tariffari saranno molto più consistenti del “ribasso” approvato. Nel 2018, infatti, l’aumento tariffario sarà del 0,026  sull’attuale e dello 0,090 nel 2019 a favore del Gestore, spiega l’AltraSciacca.

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