“Fare chiarezza politica dovrebbe essere una scelta obbligata. La gravità della situazione in cui si sta avvitando la città, ha bisogno di azioni politiche forti, non di un inerte galleggiamento”. I consiglieri comunali Alfonso Catanzaro, Liborio D’Anna, Gaspare Messina, Carmelo Territo, Antonino Firetto e Benedetto Vassallo, chiedono al Presidente del Consiglio una verifica di maggioranza.
“L’anomala giunta tecnica composta da assessori disconosciuti dai loro rispettivi partiti di appartenenza, è ormai alla deriva ed è incapace di dare risposte concrete e credibili alle problematiche che affiorano giornalmente”, scrivono.
invocano l’apertura di un dibattito politico ” chiaro, forte e serio”, capace di “far comprendere all’amministrazione Pace quale rotta o via prendere”.
I sei consiglieri invitano il Presidente ddella Consiglio comunale “ad assumere la responsabilità che il suo ruolo istituzionale gli conferisce, stabilendo che il consiglio comunale sia trasmesso sulle tv locali, a garanzia di tutti i consiglieri comunali. È necessario che il consiglio comunale torni ad essere un luogo pubblico partecipato e controllato dai cittadini, in modo che ogni consigliere comunale sia sottoposto al giudizio degli elettori e possa assumere le proprie responsabilità dinanzi alla collettività”.
L’assenza di un numero rilevante di consiglieri comunali ritorna alla ribalta. “E’ un dato politico rilevante- scrivono- che una amministrazione attenta avrebbe dovuto comprendere e capire tempestivamente, anziché utilizzare qualcuno per redarguire i colleghi consiglieri. La scelta di far cadere il numero legale rientra nel novero delle possibilità e dei poteri-doveri di svolgimento del mandato da parte di ciascun consigliere comunale, e assume una significazione e pregnanza maggiore quando viene espletato, non per mero ostruzionismo, ma per il rispetto di un principio fondamentale di ogni democrazia la pubblicità e la trasparenza dell’attività politico-amministrativa”.
” Non è più tollerabile- continuano – che temi di importanza fondamentale per la collettività vengano trattati in assisi nei quali è assente il pubblico. I cittadini sconoscono le posizioni di ciascuno di noi, non sanno cosa si decide, chi ha votato a favore e chi contro, quali le proposte dell’amministrazione. Spiace ricordare che in passato qualche attuale amministratore si è rifiutato di partecipare ai consigli comunale nel caso di assenza della tv, ma oggi, in una situazione molto più difficile e delicata la stessa sensibilità non affiora. A chi giova questa segretezza? A chi giova nascondere? “
” I consiglieri comunali – concludono- possono pure essere trasmessi via web, ma è indispensabile utilizzare le tv, soprattutto nel caso di dibattiti su temi importanti e fondamentali per gli interessi del nostro territorio e della nostra comunità. Si ribadisce la propria disponibilità, come più volte ripetuto, a non gravare sul bilancio comunale, rinunziando, ai gettoni di presenza e sostenendo pertanto tutti i costi relativi alle trasmissioni televisive, pur di consentire alla cittadinanza di controllare i lavori consiliari”.