SCIACCA. Capita anche questo. C’è una straniera che è interessata all’acquisto del bene comunale sito in contrada Sovareto. Si tratta del Baglio Maglienti. E’ un bene comunale messo a bando ma senza ottenere richieste di interesse.
Stavolta, però, ad una straniera l’edificio piace e vuole investire. Sarebbe l’occasione buona per recuperare lo storico edificio e valorizzarlo. Si rivolge ad una agenzia immobiliare di Sciacca. L’agenzia scrive al Comune per chiedere un appuntamento per fare un sopralluogo. Fotografare l’edificio all’interno, fare una relazione e inviare il tutto alla cliente in attesa del bando.
Ma qui inizia la strada in salita. Era stata fissata la data il 16 settembre alle ore 9. L’agente immobiliare si fa trovare sul luogo, ma non trova nessuno del Comune.
“Dopo oltre quindici minuti, non vedendolo arrivare- ci racconta l’agente immobiliare- l’ho chiamato sul cellulare. Ancora una volta molto infastidito mi ha risposto che lui era in ufficio e che dovevo avere ancora un pò di pazienza. Concludeva, chiudendo il telefono senza lasciarmi il tempo di replicare, “non sono un tuo schiavo”.
Amara riflessione dell’agente immobiliare: ” L’unica riflessione che mi permetto di fare come libero cittadino è quella che se la vendita del “Baglio Maglienti” e delle altre strutture che il Comune intende alienare sono gestite in questo modo, si giustifica perché ancora oggi tali beni sono di proprietà comunale”.