Le indagini relative alla strage dei cani per avvelenamento proseguono a ritmo serrato. Procura della Repubblica e carabinieri lavorano sodo per delineare autore (o autori) dell’uccisione dei 25 cani randagi, ma anche per individuare altre tipologie di responsabilità da parte degli uffici comunali che si occupano della gestione del randagismo.
I carabinieri di Sciacca hanno effettuato alcune perquisizioni. Le analisi di laboratorio effettuate sulle carcasse di pollo avvelenate indicano che la morte dei 25 randagi è stata causata da un potente insetticida, usualmente usato come disinfestante in agricoltura. Un potente veleno che può essere acquistato solo se si è in possesso di un apposito patentino.
Inoltre, sono stati sequestrati documenti dagli uffici del comune di Sciacca che riguardano la gestione da parte del randagismo. Non ci sono ancora indagati, ma sono state già sentite diverse persone considerate “informate sui fatti”.
Non è escluso che presto il cerchio delle indagini possa essere ancora più ristretto è possibilmente chiuso con l’identificazione di responsabilità per definite.