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ATI, LA REGIONE: TROPPE INADEMPIENZE, RISCHIO BLOCCO EROGAZIONE IDRICA. PRONTO IL COMMISSARIO STRAORDINARIO

La diffida più pesante rivolta all’ATI AG 9 risale a ieri, datata 17 febbraio a firma del dirigente generale  dell’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, Salvatore Cocina. Troppe inadempienze e segnalazioni gravi che partono dai Commissari prefettizi nominati per la gestione commissariale di Girgenti Acque.

Una sfila di inadempienze che il dirigente generale Salvatore Cocina elenca. Diffida l’Ati ad adempiere entro 30 giorni, altrimenti la stessa Ati sarà commissariata. Stavolta non è un commissario ad acta ma un commissario straordinario. Il rischio serio è quello del blocco dell’erogazione del servizio pubblico, ma anche elevati costi a carico della collettività agrigentina.

La diffida è indirizzata all’Assemblea Territoriale Idrica di Agrigento, e per conoscenza al Presidente della Regione, all’Assessore regionale all’Energia e Servizi di Pubblica Utilità, alla Procura regionale della Corte dei Conti, alla Prefettura di Agrigento, alla gestione commissariale della Girgenti Acque.

Nella lettera viene rimarcata l’insussistenza dei motivi addotti dall’Ati per ottenere una sospensione della diffida precedente, tanto da nominare un commissario ad atca per porre in essere gli adempimenti relativi alla redazione del Piano d’Ambito e per l’affidamento del Servizio al gestore unico.

A complicare la vicenda e spingere il dirigente generale dell’assessorato regionale dell’Energia e dei Servizi di Pubblica Utilità, Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti, è una nota dei Commissari prefettizi per la gestione del Servizio Idrico Integrato AG 9. Con nota del 14 febbraio scorso, i Commissari prefettizi rappresentano “i numerosi inadempimenti dell’Ati e di altri soggetti (per i quali l’assessorato sta procedendo separatamente) paventano il rischio della sospensione del servizio idrico integrato per deficit finanziario strutturale”.

Dunque, c’è il serio rischio che l’intera provincia resti assetata.

Il dirigente Salvatore Cocina scrive che “ad oggi le attività richiamate , di competenza di Codesta Ati e necessarie per assicurare la regolare gestione del servizio non risultano addivenute a compimento, perdura infatti una sostanziale inattività di codesta Ati e sussiste il rischio di gravi danni ambientali ed economici per il territorio e la collettività”.

Cocina rimarca che risultano ancora incompiute o non attivate:

Il dirigente generale Cocina diffida l’Ati ad adempiere entro 30 giorni a completare, senza ulteriore dilazione, l’attività di verifica al riconoscimento o meno della gestione autonoma dei Comuni non consegnatari delle reti e impianti; ad avviare le procedure per l’acquisizione delle reti e degli impianti afferenti alla gestione unica d’ambito e non ancora transitati; a porre in essere ogni necessaria iniziativa finalizzata all’approvazione dell’aggiornamento biennale delle predisposizioni tariffarie  del servizio idrico integrato per il periodo 2018/2019.

Trascorsi 30 giorni, la Regione procederà con i poteri sostitutivi dell’intera Ati, cioè invierà il Commissario Straordinario.

Filippo Cardinale

ECCO LA DIFFIDA DEL 17 FEBBRAIO

DIFFIDA DEL 17 FEBBRAIO 2020

 

 

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