SCIACCA- Per Alberto Sabella, dipendente dell’Agenzia delle Entrate di Sciacca, ex assessore e consigliere comunale, è arrivata l’assoluzione con formula piena: il fatto non sussiste. E il fatto si riferiva al rimborso di due pranzi da 23 euro ciascuno, nella primavera del 2014, avvenuti per una visita ispettiva. Fatti contestati in concorso con un collega, poi deceduto. Il reato contestato è stato di truffa aggravata. I due pranzi sarebbero stati pagati dai contribuenti.
Alberto Sabella è stato difeso dall’avvocato Giovanni Vaccaro. La pubblica accusa era rappresentata inizialmente dal magistrato inquirente Moffa, poi trasferito in altra sede.
Nel corso della discussione, il pubblico ministero Michele Marrone ha chiesto di dichiarare la non punibilità, stante la tenuità del danno continuato. La difesa, invece, ha sostenuto l’innocenza di Sabella chiedendo l’assoluzione con formula piena. E con l’assoluzione con formula piena, il Tribunale ha messo fine a questa vicenda durata otto anni.
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