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APERTURA PARCO, RETROSCENA DI UNA COMMISSIONE PIRANDELLIANA

Leggendo il verbale della Commissione consiliare Bilancio, Finanze e Patrimonio, svoltasi la sera del 27 agosto scorso, prima della seduta per l’approvazione del progetto di illuminazione pubblica all’interno del parco delle terme, c’è da rimanere stupiti.

Sembra, in verità, il copione di una commedia comica ma anche tragica. La Commissione è composta dai consiglieri Ezio Di Prima (presidente) e dai consiglieri Milioti, Bono e Mandracchia. E’ presente alla seduta della Commissione anche il dirigente Michele Todaro.

Il Presidente apre la discussione sul “Approvazione progetto per i lavori di riqualificazione della pubblica illuminazione del Parco delle Terme “.

Quale dirigente del patrimonio, Todaro ha firmato la nota di presa in carico del parco delle terme, come da nota congiunta con il sindaco del 21 maggio 2019.

Il consigliere Calogero Bono chiede a Todaro se gli è stata consegnata la chiave con conseguente consegna materiale del parco. Il Dirigente risponde di no.

Ma c’è un fatto di rilievo. Lo stesso Todaro afferma che “se fosse stato lui ad avere avuto la materiale consegna delle chiavi prima di aprire il parco avrebbe richiesto un accertamento tecnico scritto da parte dell’ufficio per verificare le condizioni di sicurezza. Ma che comunque lui dopo la presa in carico del parco con la nota a firma congiunta con il sindaco del 21 maggio non ne ha saputo più nulla del procedimento amministrativo”.

Arriva di corsa in Commissione l’assesore Carmelo Brunetto al quale viene proposta posta la stessa domanda posta al Dirigente Todaro ed in particolare delle prescrizioni poste dall’assessore regionale Armao per quanto attiene alle condizioni di sicurezza. Altro colpo di scena, Brunetto afferma che “di tutta la vicenda se ne occupato il Sindaco direttamente”.

A questo punto viene invitato il sindaco in Commissione. Il Consigliere Bono Calogero chiede se le prescrizioni che l’assessore regionale Armao ha dato con la nota del 10 maggio “siano state rispettate e se sia avvenuta la consegna materiale del parco con atto formale visto che ne il dirigente Todaro, dirigente preposto quale responsabile del patrimonio, ne tanto meno l’assessore Brunetto,  ne sono a conoscenza. Dalla consegna materiale del parco ne discende la disponibilità del bene e quindi la fattibilità del progetto di riqualificazione della pubblica illuminazione”.

Il Sindaco risponde dicendo che il “Parco delle Terme è nella disponibilità del Comune di Sciacca. L’Assessorato Economia, con nota a firma dell’Assessore Armao e del Dirigente Generale Cannata, già agli atti della Commissione, ha trasferito il Parco delle Terme al Comune di Sciacca giusto contratto di concessione sottoscritto il 25.10.2017”.

“In tale nota, invero, sono contenute prescrizioni che non sono state accettate del Comune. Infatti, con nota a firma del dirigente Todaro e del sindaco, è stata accettata la consegna del Parco ai sensi e per gli effetti di cui al contratto di concessione e, segnatamente, assumendo esclusivamente gli obblighi di custodia di cui all’art.11 della Concessione di cui trattasi”.

Il Comune ha, quindi, la disponibilità giuridica del Parco in base al contratto di concessione ed al trasferimento di cui alla nota a firma di Armao e Cannata, accettata con la nota a firma di Todaro e del Sindaco.

La concessione ha una durata di 50 anni, ai sensi dell’art.5, e il Comune può individuare aree del complesso da destinare alla fruizione della collettività, ai sensi dell’art.6. Tra queste aree, l’Amministrazione intende destinare il Parco delle Terme alla fruizione pubblica.

“Nessun altro atto necessita per dimostrare la disponibilità giuridica del bene- continua il sindaco-. In ogni caso, l’Assessorato Regionale ha comunicato al Liquidatore delle Terme di Sciacca Spa, Dott. Turriciano, l’intervenuta concessione del Parco delle Terme al Comune di Sciacca, con nota in data 02.08.2019  a firma del Dirigente Generale Cannata e del Dirigente del Servizio Di Liberto”.

Il Sindaco riferisce di ricordare “anche che comunque degli accertamenti tecnici sui luoghi siano stati effettuati da parte dell’ufficio tecnico senza che tuttavia siano stati rilasciati verbali per iscritto”.

A questo punto il consigliere Bono risponde che per lui “nella nota a firma di Todaro e del Sindaco non è affatto chiaro che non si accettano le condizioni prescritte dall’assessore Armao e che comunque la consegna andava effettuata in mano del dirigente del Patrimonio e che dovevano anche essere effettuate verifiche tecniche con rilascio di parere scritto da parte dell’ufficio competente prima di aprire il parco delle Terme cosi come riferito dallo stesso dr. Todaro”.

IL VERBALE DELLA COMMISSIONE   Verbale-n.-23-del-27.08.2019

 

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