“Quella collocazione artistica sembra una tomba e ogni giorno assisto a scene in cui i passanti si segnano con la croce”. Il consigliere comunale Giuseppe Ambrogio, già da tempo seguita a reiterare la richiesta di “spostare quest’opera e liberare lo spazio e i passanti dal dubbio amletico che si tratti di un luogo dove fare una preghiera”. Con una lettera inviata al sindaco Valenti rinnova l’esigenza.
Un’opera a cui hanno lavorato mani preziose di maestri come Gaspare Patti e Luigi Pero. Il Liceo Artistico ha donato l’opera al Comune dopo la riqualificazione del prospetto dell’Istituto ed è stata collocata in uno spiazzo di via Allende, pochi metri prima del Tribunale. L’opera, infatti, era collocata sulla facciata del Liceo Artistico, poi smontata per la riqualificazione.
L’opera non è mai stata valorizzata e privata, anche, di una targa informativa. Ha suscitato diversi commenti, vari tra loro. L’opera è in ceramica ed è modulare. Collocata, inizialmente, in modo non ideale. Sembra in verità, più un sarcofago. Ma questo è un altro discorso.
Spesso è avvolta da erbacce, tolte dopo le segnalazioni del nostro giornale. Ultimamente c’era anche un cartello con la scritta “Vergogna”. L’opera era completamente avvolta dalle sterpaglie.
