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Altra diffida per il Comune: non liquida l’indennità 2015 al personale di P.M. nonostante i fondi regionali

SCIACCA. E’ una lotta tra chi reclama i propri diritti sanciti da norme e chi fa finta di non sentire, cioè il Comune. La diffida firmata dall’Associazione Diritti e Protezione dei Lavoratori si riferisce all’anno 2015 e riguarda la mancata liquidazione dell’indennità prevista dal “Fondo per il piano miglioramento servizi”, stanziato alla Regione a favore degli addetti di Polizia Municipale che partecipino alla realizzazione del piano e svolgano le funzioni di cui all’articolo 5 della legge 7 marzo 1986, n. 65.

Dunque, si tratta di fondi regionali che sarebbero stati accreditati ma che sarebbero  mai stati liquidati a chi ne aveva diritto. Tra l’altro, parrebbe che per il triennio 2018/2020 l’Amministrazione comunale non abbia più predisposto il piano miglioramento servizi, un atto che è propedeutico affinché la Regione destini le somme previste dalla sopra citata legge per la Polizia Municipale. Fondi regionali che necessitano di essere richiesti e che permettono alla Regione di programmarli nel bilancio.

La Polizia Municipale, nella stragrande maggioranza del suo personale, ha già visto riconosciuti i diritti reclamati attraverso la via giudiziaria (che hanno comportato costi maggiori per il Comune) con una sentenza del Tribunale di Sciacca, giudice del lavoro, (N. 47/2020 del 12/02/2020 RG n. 348/2017) per la mancata corresponsione dell’indennità (anno 2014) prevista dal “Fondo per il piano miglioramento servizi”, stanziato alla Regione a favore degli addetti di Polizia Municipale che partecipino alla realizzazione del piano e svolgano le funzioni di cui all’articolo 5 della legge 7 marzo 1986, n. 65.

Sabrina Macaluso

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