Site icon Corriere di Sciacca

ALONGI: “LO SPORTELLO ANTIVIOLENZA VERRA’ POTENZIATO”

L’assessore  alle Politiche Sociali, Annalisa Alongi, ha incontrato il Procuratore della Repubblica, Roberta Buzzolani. L’incontro è servito a fare il punto della situazione sullo sportello antiviolenza. Con l’assessore Alongi c’era anche il nuovo dirigente del Settore Affari Sociali, Filippo Carlino.

“Lo sportello antiviolenza sarà potenziato- dice Annalisa Alongi-. Non è mai stato disattivato, contrariamente a quanto in questi ultimi giorni si è fatto intendere all’opinione pubblica”.

“Con la rimodulazione della struttura organica del Comune di Sciacca-spiega Alongi- la parte del servizio spettante all’Amministrazione comunale è stata inserita nel settore di sua naturale e logica collocazione, ovvero i Servizi Sociali. L’impegno dell’Istituzione comunale non è mai venuto meno. Anzi, col Procuratore Buzzolani abbiamo discusso anche di portare avanti un percorso che arrivi alla creazione di un centro antiviolenza, potenziando e migliorando, dunque, il servizio e coinvolgendo altri soggetti istituzionali operanti nel territorio”.

Lo scorso 22 maggio, era intervenuta,con una nota, anche l’associazione La Fenice che collabora fortemente, in maniera volontaria, con lo sportello antiviolenza.  “Lo sportello antiviolenza- disse Danielle Mancuso,operatrice de La Fenice- è allo sbando. Da ieri non abbiamo più il cellulare che era a disposizione degli utenti 24 ore su 24. Dirottiamo donne che hanno richiesto il nostro aiuto ai centro sociali in quanto non possiamo offrire il nostro aiuto. Noi lavoriamo solo su base volontaria. Abbiamo iniziato questa esperienza insieme e volevamo continuare insieme, ma oggi sembra non sia più possibile farlo”. Poi aggiunse: “Noi vogliamo capire cosa dobbiamo fare, quale sono le intenzioni dell’Amministrazione comunale. Le donne continuano a chiamarci per chiedere il nostro aiuto, ma oggi la dottoressa Salomone sarà costretta a consegnare il telefono cellulare che aveva fornito il Comune”.

“La presenza della dottoressa Salomone-continua Mancuso- rappresenta il punto saldo dello sportello antiviolenza, in quanto  l’associazione “Fenice” è formata da persone volontarie. Le associate dell’associazione “Fenice” si dicono molto rammaricate dalla spiacevole situazione e solidarizzano con la dottoressa Salomone, facendo un passo indietro anche riguardo il loro impegno ed il loro servizio reso fino ad oggi”.

 

Exit mobile version